caro scorfano
tu ti identifichi nel nemico di quelli che manifestavano ieri. tu e i quarantenni come te che dietro lo schermo dell'ultimo icoso e davanti all'ultimo modello di tv al plasma discutono argutamente di loro e delle loro motivazioni...
e io che di anni ne ho 60, come mi devo sentire?
non andavo alle manifestazioni, nemmeno quando avevo 20 anni. è che ho sempre avuto troppa paura di stare in mezzo a tanta gente, non per altro. avevo dei sogni, li ho ancora, ho lottato per realizzarli. ho lottato per fare quel che potevo, nel mio piccolo, perché il mondo fosse un posto migliore. non sono stata zitta, quasi mai (ora sì, ma per altri motivi). ho sempre cercato di dire quel che pensavo. soprattutto ho sempre detto a voce alta che certe cose non andavano bene.
ho una casa, la tv, un computer sgangherato, l'asciugatrice, cambio cellulare ogni quattro anni... ma non ho mai comprato azioni, non guardo i canali mediaset, non ho il digitale col decoder. non ho mai votato per quello lì, savasandir...
mi tengo lontana da tutto quello che ritengo eticamente poco corretto. ho sempre cercato di educare i miei figli a pensarla come me e credo di esserci anche riuscita abbastanza. e quando in classe posso spostare il discorso dalla matematica all'etica (alla politica) cerco di far passare gli stessi discorsi, onestamente.
non sono io il nemico di quei ragazzi, non lo sei nemmeno tu nemmeno i tuoi amici (tra i quali mi conto, anche se fra i meno intelligenti e chiacchieroni).
è lo stesso discorso di chi dice che b. ce lo meritiamo. no, io no che non me lo merito! forse se lo meritano quelli che hanno votato per lui, quelli che hanno giocato coi soldi in borsa pensando che bello far soldi senza lavorare, quelli che evadono le tasse tutti contenti... ma io tra questi non ci sono. e non sono, non voglio stare, non voglio che nessuno mi metta, tra quelli che hanno reso l'Italia lo schifo che è ora. io sono io e non è che gli altri non sono un cazzo, è che io sono piccola, sono sola, e che altro potevo fare?