Is like a window in your heart,
Everybody sees you're blown apart,
Everybody sees the wind blow. *
solo ora, aggiornando la lettura dei blog, apprendo che un caro amico ha perso la persona a lui più cara ...
non credo ci sia nulla che qualcuno può dire, in questi casi, per farti sentire meglio.
ci sono passata, anche se lui non è morto, anche se a volte penso che sarebbe stato meglio se fosse morto, anche se è più che se fosse morto. lui è ancora lì da qualche parte, ma non con me. e non posso piangere per la sua morte, posso solo piangere la sua perdita.
capisco il dolore e il senso di solitudine che provi quando guardi il letto vuoto. e ti dici sarò per sempre sola, qui, niente più addormentarsi a cucchiaio tra le sue braccia, niente più svegliarsi da un incubo e trovare la sua presenza rassicurante, niente più carezze, niente baci teneri e appassionati. niente. lui è vivo ma l'amore è morto. i miei cari che sono morti davvero vivono con me. ma l'amore mi è morto dentro e nulla lo farà rivivere.
passa, col tempo? non credo, è solo che ti ci abitui, impari a conviverci, ma non passa.
ieri sera parlavo con Giacomo dell'elaborazione del lutto. temo di essere ferma alla rabbia: dopo aver inveito contro tutto e tutti comincio a ritirarmi in me stessa. o forse oscillo tra la rabbia e la depressione, perché il senso di sconfitta che provo è enorme. ma non sono mai passata per la fase della negoziazione, non sono mai riuscita a riprendere il controllo delle mia vita cercando di riparare il riparabile.
vivo? più che altro sopravvivo. vive il complementare di me, tutto quello che sono fuori. ma io, dentro, sono in stand by.
* Graceland, Paul Simon
Non so bene quando è stato che ho cominciato a sentirmi meglio, so che prima è stato terribile.
RispondiEliminaMusica:
http://italiasempre.com/verita/pervederequanto1.htm
Io finora ho cercato di evitare a rabbia, che evidentemente mi fa troppa paura. forse è qui lo sbaglio.
RispondiEliminaE comunque, auguri per il futuro a tutti, visto che noi, pur senza conoscerlo in questo momento un futuro anche minimo ce l'abbiamo.
Non c'è un tempo ragionevole per abituarsi alle perdite, no? L'unica è aspettare in stand by, ricordandosi di lasciare ogni tanto la porta aperta...
RispondiEliminaUn abbraccio.
Cara Lucia, thank you so much for your words and for thinking about me.
RispondiEliminaLove,
Davide