giovedì 31 dicembre 2009

basta dirlo?


grazie ad una cara amica (di matita, ovviamente)...

buona fine, ragazzi!

mercoledì 30 dicembre 2009

invidia

lui a lei: don't worry, honey, everything's gonna be all right.
solo la battuta di un film, ma mi ha fatto venire un'invidia...

giovedì 24 dicembre 2009

vigilia

... e dopo aver fatto tutte le spese, superato una crisi di ansia mostruosa, salutato paolo che va con suo padre per natale, nichi ed io stiamo preparando biscotti e cioccolatini, guardando love actually e impacchettando regali.
sto bene, sto bene... sto per morire!

martedì 22 dicembre 2009

natale, maledetto natale

vorrei addormentarmi adesso e svegliarmi quando tutte le feste saranno passate.
o anche dopo.

martedì 8 dicembre 2009

non sappiamo più

leggetevi questo articolo e poi ragioniamoci sopra. dove sta il problema e quali i rimedi?

lunedì 7 dicembre 2009

anniversari 2, la vendetta

insomma Thu', non sono arrivata al punto da non ricordarmene, ma di sbagliarmi di giorno sì. era l'otto dicembre, non il sette. ma questo ha a che fare con la terribile svampitaggine di cui soffro negli ultimi tempi.
che poi, data da niente: pearl harbor, john lennon...
ero felice? ero felice che ci fossero le mie compagne di collegio, che erano venute a cantare in chiesa. ero felice di andarmene da casa. mi sono commossa quando sono scesa dalle scale e mio padre mi aspettava e mi ha detto con gli occhi lucidi quanto ero bella, senza parlare...
ero felice di sposare lui? ero felice di cominciare una vita con lui? non lo so. immagino di sì, sono sicura che era così, ma non ci posso pensare.
a posteriori, so, ricordo, che avevo delle riserve (perché a posteriori, con quel che è successo poi, chiaro che sono andata a cercare le rogne, i campanelli d'allarme). c'erano lati, spigoli, del suo carattere, che non mi convincevano. c'erano differenze di gusti che forse potevano dar fastidio. ma che importanza poteva avere? mica si può pretendere la perfezione! e poi sarebbe cambiato, io l'avrei fatto cambiare. e la nostra famiglia sarebbe stata diversa da quella dei miei. primo grosso errore. chi ha letto "donne che amano troppo" sa cosa voglio dire. non sta a noi cambiare nessuno e cercare di ricreare la propria famiglia per far funzionare le cose in modo migliore non ha senso.
poi gli anni sono passati, sono arrivati i figli, ci sono stati viaggi, vacanze, amici, lavoro... le cose non andavano male. ancora adesso, dopo essermi interrogata e guardata dentro fino a rivoltarmi come un calzino, non so trovare un punto preciso. problemi ce n'erano, certo, e chi non ne ha? la casa, il mutuo, tre figli da crescere, la carriera da seguire, i genitori che stanno male... è la vita normale. non riesco a trovare un punto in cui posso dire: ecco, lì si è rotto qualcosa. e anche se mi viene in mente qualche problema più grosso degli altri, poi c'erano tante cose che ci riunivano e ci rendevano felici: complicità, sesso, amicizia, i figli splendidi, gli amici, le vacanze... allora cosa, quando? sono impazzita a trovare una risposta a questa domanda. e ogni volta mi scontro con il suo tradimento. e non parlo del fatto che sia stato con un'altra, figuriamoci, può succedere, anzi, pare che sia normale (grazie LGO). parlo delle bugie, delle scuse ipocrite, della mancanza di rispetto che hanno fatto crollare tutto, hanno sporcato tutto. mi hanno privata anche dei ricordi. no: mi hanno privata della possibilità di coltivare dei ricordi.
penso a tutte le volte che gli ho chiesto: hai un'altra? e lui a dire no, figurati. penso a quando se n'è andato di casa dicendo che andava a stare con un suo collega perché il viaggio in treno cominciava ad essere troppo stancante. e io gli ho creduto persino allora. come posso ricordare con tenerezza quello che siamo stati? era tutta una finzione. vivevo nella menzogna e non lo sapevo. e se n'è andato via tutto con lui. non ho nemmeno più le foto, e le poche che sono rimaste a casa non ho il coraggio di guardarle.
non posso dire che non lo amavo più. l'amore era diverso da quando avevamo vent'anni, ovvio. ma c'era, almeno per me. mi veniva in mente quella poesia:
Grow old along with me!
The best is yet to be,
The last of life, for which the first was made.
sarebbe stato bello invecchiare insieme. finalmente avevamo la possibilità di essere sereni. casa pagata, carriera fatta, figli quasi cresciuti... invece no, invecchierò da sola.

anniversari

trent'anni fa a quest'ora probabilmente ero sveglia a pensare che di lì a poche ore mi sarei sposata.

lunedì 30 novembre 2009

amici a cena

ieri sera abbiamo avuto a cena due simpaticissimi amici (di matita).
come hanno detto i miei figli, era come se li conoscessimo da sempre. proprio bello. grazie a tutti e due. dobbiamo rifarlo presto.
le pelose, poi, erano emozionate perché c'era gente nuova a cui tentare di scroccare un bocconcino dal tavolo, ma loro non ci sono cascati...

domenica 29 novembre 2009

a vestirsi solo di dignità si rischia di prendere parecchio freddo

insomma Veronica ha chiesto 3.5 milioni di euro al mese di alimenti (Gilioli ne dà una personale interpretazione, che fose non è del tutto sbagliata).
fin troppo facile dirle brava, spremilo, fagliela pagare. e non so se più per la condivisione dell'essere una moglie tradita e sposata ad un imbecille o per l'identità dell'ormai ex in questione. certo che chiunque riesca a dare del filo da torcere a bellachioma ha la mia comprensione totale.
ma pontitibetani pone una questione di dignità che non mi sembra secondaria e che mi tocca da vicino: meglio spennarlo il più possibile o essere superiori e non pretendere nemmeno una lira, da uno così? ecco, non so... ma mi ha fatto pensare.
al momento sono nella condizione di quella che ha cercato di essere superiore. lui prima di andarsene ha detto non ti farò mancare nulla, ma qualche mese dopo, alle mie prime richieste, aveva già cambiato idea e propendeva per il ti rovino, ti distruggo. e se n'è andato perchè aveva un'altra. ok, forse l'altra se l'è trovata perché io non gli davo più quello che voleva da me. ma perchè io ero cambiata? forse perché anche lui aveva qualche problema?
mi fermo, la storia della mia vita non è argomento di questo post, ne ho già scritto in altri. era solo per dire che le colpe sono di certo equamente distribuite, ma i problemi fra due persone non si risolvono in tre... lui se n'è andato, io sono rimasta, con i figli, con i problemi, con un futuro negato. almeno il futuro che avevo immaginato. e con un passato da dimenticare.
nei venticinque anni precedenti ci eravamo equamente distribuiti i compiti: lui pensava alla sua carriera e io facevo tutto il resto. non è (del tutto) una battuta. andava bene così. era una scelta condivisa: il mio lavoro di insegnante non mi avrebbe permesso una grande carriera, il suo poteva portarlo a diventare ordinario. cosa che è accaduta. anche perché c'ero io che risolvevo i problemi di tuti i giorni e lo lasciavo libero di impegnarsi completamente nel lavoro. mi andava anche bene, sapevo che il suo stipendio sarebbe aumentato, che io avrei potuto anche lavorare part time, dopo un po', la sicurezza nel futuro c'era, i disagi sarebbero stati temporanei. e difatti... non appena diventato ordinario, se n'è andato. e io adesso che devo dire?
la mia dignità è più rispettata se rifiuto ogni sostegno (per me, intendo) o se pretendo che i miei sacrifici siano ripagati? ne faccio solo una questione di soldi? non mi fa un po' schifo metterla così?
sì, mi fa schifo, ma non ho capitali all'estero e non mangio pane e gloria. e allora, non è giusto che io abbia una qualche ricompensa per quello che mi aspettavo? non è proprio questo un affermare la mia dignità di donna che non può accettare di essere stata usata fin che faceva comodo e poi buttata quando non era più una bella bambolina che puliva, stirava e badava ai figli senza fiatare?
allora, siccome non è ancora tutto definitivo, quando sarà il momento chiederò che ci sia qualcosa anche per me, per quello che mi spetta di diritto. per i sacrifici che ho fatto (volentieri) e che pensavo sarebbero stati ripagati con l'amore e la vicinanza della persona che amavo.
non ho la possibilità di ricominciare nulla, sono quasi vicina alla pensione. e la mia sarà misera.
quindi, grazie veronica, mi hai dato una buona idea.

martedì 24 novembre 2009

fatta!

ho finito e spedito le tesine del corso di perfezionamento.
ora ho tutto il tempo che voglio.
per stirare, pulire, mettere in ordine la casa che è un disastro...
non vedevo l'ora.

domenica 22 novembre 2009

parafrasi

la necessità di rinunciare ai processi ai politici è la necessità di rinunciare a dei politici che hanno bisogno di processi.
ho detto la mia e vado a dormire.

sabato 21 novembre 2009

quando c'è la salute...

questo post si può anche leggere saltando la prima parte.
scrivo prima che la telecom mi chiuda di nuovo la connessione. l'altro giorno improvvisamente è morto tutto, così ho chiamato il 187 per vedere se c'era qualche problema ed effettivamente risultavano due bollette non pagate. non me ne ero accorta perché ho la domiciliazione (ma se non c'è ciccia nemmeno la banca fa miracoli...) e comunque dalla telecom nessuno mi aveva avvisata (signora, noi abbiamo spedito la comunicazione, se la prenda con le poste!) . vabbè, pagate le bollette (e prosciugata una parte preziosa dello stipendio) torno a riprendere i miei contatti col mondo fino a ieri sera quando muore tutto di nuovo. richiamo e mi spiegano (con una maleducazione ancora più grande) che sì, in effetti c'è un guasto alla centrale e che entro lunedì mattina sarà riparato perché di domenica non si lavora. scusa, e oggi che è sabato? ma il corso di maleducazione, alla telecom, glielo fanno prima o dopo l'assunzione?
secondo me hanno saputo che passo alla concorrenza e me la vogliono far pagare...
btw, sono a casa da scuola perchè avevo bisogno di qualche giorno di pausa, alla faccia di brunetta. sembra una fesseria, ma fare 22 ore anziché 18, pesa parecchio. così son qui a godermi un po' di riposo. ma dato che nulla deve restare impunito, ho mal di denti.
fine delle lamentazioni.

Thumper insiste e, anche se siamo un po' in anticipo per la befana, ora scrivo la ricetta della pinza di mia mamma. c'è una storia dietro, ovviamente, e non ve la risparmio. anche perchè il cibo non è solo qualcosa che si cucina e si mangia, è un sentiero con un cuore.
dalle mie parti si dice che porta fortuna mangiare sette tipi di pinze differenti entro la mezzanottte del 6 gennaio, quindi non vi dico quante pinze diverse giravano per casa mia... quando ero piccola andavamo a ciamàr el pan e vin da una famiglia di contadini che preparava polenta e salame cotto, vin brulé e, ovviamente, le pinze. noi bambini andavamo a giocare nella stalla, che era il posto più caldo, e ci rincorrevamo tra le mucche schizzandoci di latte... anche se negli ultimi vent'anni ogni paesetto si è inventato il suo pan e vin personale, con falò più o meno improvvisati (solitamente ad ore impossibili) è ancora possibile vedere i falò della vecia che bruciano nelle case coloniche, percorrendo le strade della sinistra Piave. a destra è tutta un'altra storia. qui la pinza si fa col pane bagnato nel latte, con la zucca... bastarda, insomma. così la pinza, per la befana, andavo a prenderla da mia mamma, finché è stata in grado di farla. poi mi sono fatta dare la ricetta.
servono 700 cc di latte, 125 gr di farina da polenta bianca, 500 gr di farina 00, 250 gr di uvetta, 150 gr di burro sciolto, 250 gr di zucchero, 2 uova intere, la scorza grattuggiata di un limone e di un'arancia, 1 bustina e mezza di lievito per dolci, un po' di sale e tutta la frutta secca che è avanzata dalle feste di natale, a piacere. io metto noci, nocciole, fichi secchi, datteri e pinoli. le quantità possono variare secondo il gusto di ognuno. facoltativi (ma io li metto) un bicchierino di grappa e un po' di vaniglia.
si mette a bollire il latte con due pizzichi di sale e si versa a pioggia la farina da polenta, mescolando bene per non formare grumi. fuori dal fuoco si aggiungono lo zucchero e il burro fuso e poi pian piano la farina, mescolando sempre bene, la frutta secca, l'uvetta e, quando tutto è freddo, le uova. il lievito per ultimo. si inforna a 200 gradi per 20 minuti e a 180 per altri venti, controllando la cottura con uno stecchino e facendo attenzione che non si scotti sopra.

la faccio tutti gli anni, per ricordare i miei vecchi. ma ai miei figli non piace perché uno non ci vuole le uvette, l'altra le noci, l'altra i fichi... così, a meno di amici volenterosi, (che di solito non mancano, ad onor del vero...) di solito me ne avanzava un bel po'. un anno ho detto: amen, quest'anno facciamo senza. la notte ho sognato mia mamma che arrabbaitissima mi sgridava perché non mantenevo la tradizione. voi cos'avreste fatto?

mercoledì 11 novembre 2009

san martino


credo sia la prima volta in tanti anni (da quando Giulia era piccola, quindi una ventina, almeno) che non preparo il san martino di pasta frolla da mangiare stasera... e non dico altro.







upgrade: in realtà, nei commenti c'è altro...

mercoledì 4 novembre 2009

chi può e chi non può

poi uno legge quel che dice il povero barbareschi ( stipendio lordo di 23 mila euro al mese più benefit): «Non ce la farei ad andare avanti con il solo stipendio da politico», e gli girano un po' le balle a elica, essendo nella situazione appena descritta...

martedì 3 novembre 2009

c'è grossa crisi...

attenzione: questo è un post di lamentazioni noiose. chi legge lo fa a suo rischio e pericolo. poi non dite che non vi avevo avvisati.

stavo meditando ieri ad un post con l'elenco di tutti i miei guai, ma temevo di essere noiosa. Thumper mi ha dato il la, quindi mi sento autorizzata a procedere.
ho già avuto modo di dedicare qualche post all'ex, che al momento non dà segni di sé o quasi, tanto che non viene nemmeno a prendere suo figlio una volta alla settimana, come dovrebbe, solo un weekend ogni due. da lui avanzo migliaia di euro, ma ha liquidato le mie richieste dicendo che penso solo ai cani e non ai figli. quindi su di lui stendiamo un velo pietoso.
a scuola sto facendo due ore in più (e da questo mese altre due al serale) ma soldi non ne vedo, per ora, forse in dicembre: la segreteria ha mandato le carte al tesoro con un po' di ritardo (che si provino a chiedermi le programmazioni... ).
due anni fa, assieme ad altri colleghi, ho vinto un ricorso (sentenza passata in giudicato nel luglio 2007) che condanna lo stato a pagare gli arretrati dell'indennità integrativa speciale sulle ore eccedenti. avanzo un migliaio di euro anche da lì, ma sono passati più di due anni e non vedo nulla.
nel frattempo sono indietro con due rate della carta di credito, una bolletta della telecom, una dell'acqua e quella della spazzatura e ho circa un centinaio di euro per durare da qui alla fine del mese (beh, fino al 20, circa, poi arriva).
ah, dimenticavo: per colpa dell'ex e della sua stronzaggine, dovrò pagare 800 euro di multa sulle tasse: gli avevo detto che avrei tenuto i figli al 100% sulla mia dichiarazione, ma senza dirmi nulla se li è messi anche lui, quindi devo restituire (con multa e interessi) il maltolto (e temo di non poter usufruire dello scudo fiscale).
fin qui le questioni economiche, perché se le tasche piangono le ossa non ridono.
ho passato il fine settimana piegata in due dal mal di schiena. oggi mi sono fatta forza e sono andata a scuola, ma è stata un'impresa. la spalla con i tendini rotti mi sta facendo impazzire, ma ancora non mi chiamano per l'operazione. in compenso ho un groppo sul dorso della mano destra (tunnel carpale? artrite?) che mi fa un male cane. non riesco a svitare i vasetti, pelare patate e carote, scrivere alla lavagna è doloroso e per cancellare devo usare la sinistra. dormo malissimo, mi sveglio ogni due o tre ore e per riaddormentarmi devo leggere fino allo sfinimento, altrimenti in testa mi turbinano bollette e creditori.
ah, non ho dolori mestruali: sono in menopausa. quindi tutte le correnti d'aria sono mie, con conseguenti tossi frequenti e fastidiose.
ma, come dice nichi, c'è di peggio. almeno i miei figli stanno bene e sono svegli.
però sono davvero stufa di avere un sacco di rogne. vorrei tanto avere un adulto normopensante, per casa, un angelo custode, qualcuno a cui raccontare i miei guai e da cui avere aiuto. con cui condividere le paranoie, i pensieri, i guai e magari anche i debiti.

giovedì 29 ottobre 2009

riforme dei miei stivali

stamattina andando a scuola ho sentito la marystar a radioanch'io (fortuna che non vado più a jesolo, quindi ho solo una ventina di minuti di strada da fare). e si riempiva la bocca con le scemenze sulla "sua" nuova riforma dell'università (tra l'altro doveva averla studiata molto bene perché rispondeva agli ascoltatori con le stesse identiche parole che aveva usato un attimo prima per illustrarla). due cose al volo, tra quelle che ha detto e che mi hanno fatto rivoltare le budella:
il merito (ancora!): ma proprio lei parla? lei che ha fatto l'esame a reggio perché a brescia non ce la faceva? e che non si sa bene per quali meriti sia ministro (o si sa, ma non si dice, certe cose escono ufficialmente solo per marrazzo)
i rettori che restano in carica solo otto anni: e perché i parlamentari invece restano lì sulle loro cadreghe e vita?
e non dico altro. il resto è silenzio, che è meglio.

ciellino dei miei stivali

ecco, io questo qui credo che potrei anche... non dico ucciderlo, ma fargli male. chi è che tempo fa ha detto che "non condivido le tue idee ma sarei disposto a dare la mia vita perché tu possa esprimerle" è una grande stronzata? beh, aveva ragione.

P.S. e grazie a femminileplurale che ha sempre delle parole giuste.

martedì 27 ottobre 2009

la scuola e la giustizia

domenica ho ascoltato l'intervista di cui ho parlato ieri con un orecchio solo, ma quella frase mi era rimasta impressa e ho voluto risentirla. so che non c'è interesse ad avere una scuola che funzioni, da parte di un governo che vuole tener buona la gente, l'ho sempre pensato anch'io. ma sentirlo dire così, da un uomo dello stato, assieme a tutte le altre cose che dolorosamente, onestamente, e amorosamente, ha detto... non so, mi dà i brividi.
Garatteri ha individuato i due problemi più importanti: la giustizia e la scuola. la giustizia che non viene messa nella condizione di funzionare e l'illegalità che si fa strada a suon di condoni e impunità. così tutti sono corrotti e nessuno lo è.
la scuola che non viene messa nelle condizioni di funzionare, così l'ignoranza dilaga e diventa dote comune, così tutti sono ignoranti senza accorgersene, storditi da veline, calciatori e tronisti.
ringrazio il cielo che in italia ci siano ancora persone così, che ci tengono, davvero. che vedono il marcio che c'è e hanno ancora la forza di combatterlo. quando tutto questo mare di merda si sarà ritirato spero che queste persone escano dall'ombra in cui stanno a fare il loro dovere e ci salvino, se saremo ancora in tempo.
ma sarà dura recuperare la cultura persa in queste generazioni. sarà dura recuperare il senso della legalità, della morale, di un'etica civile. sarà dura, accidenti.

una scuola che funzioni

se ve lo siete perso domenica sera, date un'occhiata a questo video dove Nicola Garatteri, pm antimafia e anticamorra, intervistato da fazio a che tempo che fa, dice alcune cose inquietanti...
se poi avete tempo guardatevi tutta l'intervista, che su youtube è in tre parti (nel link c'è solo la terza).

chiunque sia al potere, di destra o di sinistra, non vuole un sistema
giudiziario fortre e una scuola che funzioni... una scuola che funzioni
vuol dire avere gente pensante che non può assuefarsi a certe
situazioni.

ne usciremo mai, allora?

lunedì 26 ottobre 2009

i titoli dei libri

non c'è più lo scorfano, a farmi legger il giornale (quello di feltri e di bellachioma) me ci pensa gilioli, stavolta. è una tentazione troppo forte quella di non guardare, ma cedo fidandomi e vado a finire in questa... come la posso chiamare? idiozia? sproloquio? delirio? di quello che passa per essere il maggior intellettuale della destra. chissà gli altri...
tralascio la classifica fra chi fa più schifo tra marrazzo e berlusconi. non capisco come si possa preferire di essere governato da un donnaiolo incontinente piuttosto che da un abituale frequentatore di trans, in festini di coca e sesso. vorrei essere governata semplicemente da una persona onesta. e per onestà intendo anche quella verso sua moglie. vada con chi gli pare ma non se è sposato. che sia chiedere troppo?
poi il veneziani se la prende con la cassazione che ha dato un'interpretazione un po' "larga" di famiglia. oh, marcello, da me manca il maschio alfa (che si è dimostrato un omega), ma la mia è la più bella famiglia del mondo! o devo dire ai miei figli che secondo te non fanno parte di una famiglia?
la struttura naturale e culturale su cui si è fondata da millenni ogni civiltà, non solo quella cristiana: la famiglia composta da padre, madre, figli... ??? ma di chi? e uno che non è cristiano? ma la volete smettere di rompere con queste stronzate della cultura cristiana? Gesù ha benedetto tutti quelli che voi condannate e si è arrabbiato solo poche volte: una fu con i mercanti del tempio... la cultura di cui parlate non è quella cristiana. è quella della chiesa, del vaticano. quella che tanti hanno imposto a dispetto delle parole d'amore che ci sono in tutto il vangelo. parole d'amore per tutti...

condivido le parole di luxuria, le dico spesso anche ai miei figli: tra due adulti consenzienti qualunque cosa a letto è lecita. io metto molto l'accento sul consenzienti... e anche sull'essere onesti con chi ti sta a fianco e non tradirlo.
no caro veneziani, la tua non è una predica da preti, è proprio una sfilza di cretinate.
e in tutta la tua invettiva non hai il coraggio di dire nemmeno una parola su quel poverino che hanno picchiato a Ostia, rompendogli le ossa e insultandolo con le due parole che evidentemente per voi rappresentano glli insulti peggiori: frocio e comunista. come se l'orientamento sessuale e quello politico fossero il frutto di una devianza.
continua a dare i titoli ai libri degli altri. il prossimo sarà idiozia.

basta. che mi cadano i denti sulla tastiera se guardo di nuovo un articolo di quel giornale.

sabato 24 ottobre 2009

domani si vota

l'ho già scritto in qua e in là, ma tanto vale che lo ribadisca a futura memoria e per chi passa qui per caso tra oggi e domani. domani si vota ed è meglio che ci andiamo in tanti. personalmente voterò per Marino e spero che molti altri lo facciano, ma l'importante è che esprimiamo la nostra opinione.
non facciamo vedere che non ce ne frega nulla e che non esistiamo. ci siamo, siamo tanti. e vogliamo che le cose cambino.

P.S. le ragioni della mia scelta e quelle per andare a votare sono espresse molto bene qui e qui.


lunedì 19 ottobre 2009

0,08

è il saldo del mio conto corrente.

giovedì 15 ottobre 2009

spiegazioni future

il mio papà fu preso dai tedeschi alla stazione di Mestre, nel '43, mentre tornava a casa dopo l'8 settembre, non sapendo che fare, come tanti altri soldati e non. portava ancora il grigioverde perché era un militare e non se l'era sentita di toglierlo. finì a Bergen Belsen, dove rimase fino all'agosto del '45, con gli altri prigionieri politici, e non accettò mai di rinnegare il re, anche se questo lo avrebbe liberato dal campo (ma per mandarlo a combattere) perché era profondaamente monarchico.
da piccola (beh, nei primi anni del liceo, credo) gli chiesi come avessero fatto tutti loro a votare per Mussolini, a dargli tutto il consenso che aveva. avevo visto i filmati dei suoi discorsi alle masse e mi era sembrato ridicolo, una macchietta boriosa e megalomane, anche sorvolando sul fatto che non condividevo le sue idee...
papà scrollò il capo e ammise che li aveva imbrogliati tutti e che non si erano resi conto di quello che succcedeva, sai com'è, che il popolo è bue e va dietro al primo che li infinocchia.
mi è venuto in mente ieri che i miei nipoti chiederanno la stessa cosa a me o ai miei figli, un giorno...
sarà un bel problema spiegare.

P.S. ero molto più piccola, forse alle elementari, quando chiesi a papà se gli era mai capitato di uccidere qualcuno, in guerra. mi rispose che per fortuna era nel genio e non aveva mai sparato un colpo. io ripresi a respirare e lo abbracciai.

domenica 11 ottobre 2009

parole e bit

mia figlia Nichi (che studia psicologia) dice che secondo il suo prof di "comunicazione" (credo la dicitura esatta sia tecniche della comunicazione, ma non indago...) il blog è la forma peggiore di comunicazione, anzi è una non-comunicazione. tu sei lì che vomiti le tue cose affidandole alla tastiera ma non aspetti che qualcuno ti risponda, non c'è un ritorno, come invece dovrebbe essere in una comunicazione "vera", dove uno parla e l'altro risponde.
a dire il vero ho cominciato a scrivere proprio vomitando, e l'ho detto. avevo bisogno di scrivere quello che mi stava succedendo, quello che provavo, di vederlo nero su bianco, di allontanarlo da me, di esorcizzarlo, razionalizzarlo, poterlo guardare dal di fuori... non so, possono essere tante le interpretazioni. non avendo a disposizione molti amici ai quali dire davvero tutto, l'ho fatto qui. punto. e non avevo nessuna aspettativa di risposte da chicchessia. non mi aspettavo affatto che qualcuno leggesse, né che rispondesse. erano tutte cose lì per me. scriverle e in qualche modo buttarle via: era tutto quello che mi aspettavo. è passato molto tempo prima che dicessi a qualcuno che c'ero anch'io. ma anche allora non mi aspettavo grandi commenti. nemmeno adesso mi aspetto molto, tutto sommato.. cioè, un po' sì e un po' no. ora so che glli amici di matita ogni tanto passano e condividono (non nel senso che sono d'accordo, ma che leggono quello che scrivo) e se hanno voglia lasciano un commento. ho effettivamente un atteggiamento diverso, quando scrivo, ora, ma non molto. non smetto di raccontare le mie paturnie, per esempio, e considero ancora questo blog uno sfogatoio. ma se qualcuno passa e legge e magari pensa a quello che sente, confrontandolo con quello che sento io, ho comunicato ugualmente qualcosa?
poi ci sono tutti gli altri blog che non sono sfogatoi, ma canali di informazione. le notizie le troviamo un po' ovunque, ormai, ma è nei blog che mi faccio un'idea di quello che succede davvero. e ce ne sono certi che sono davvero geniali, senza i quali ormai non riesco più a stare... comunicano? secondo me sì. e le risposte ci sono, eccome...
insomma, quello dello scorfano, per esempio, non era un canale di comunicazione? non ci ha messi in contatto tutti tra noi, con lui e con un sacco di altri luoghi?

P.S. per fortuna, i miei figli ancora non sono passati di qui, credo. spero... prima o poi succederà e mi sa che devo prepararmi.

venerdì 9 ottobre 2009

più magra che serena

sissì, sono contenta che il lodo al fano sia stato bocciato... ma adesso? sono due giorni che guardo video e leggo articoli ma non c'è nulla che riesca a rasserenarmi. lui è sempre lì e non c'è alternativa. è lì che straparla e accusa tutti a destra e a manca (a manca, poi, ci sono i comunisti, apriti cielo! che bisognerebbe segnalarli come specie in via d'estinzione al wwf, tanto sono rimasti in pochi), racconta bugie che nessuno dei servi smentisce, fomenta odio e vomita odio. sembra uno di quei vermi che quando li pesti si contorcono schifosamente. offende la povera rosy e nessuno di quei maschi (maschi? di che specie? pecore?) lì presenti ha il coraggio di dirgli di vergognarsi. e l'umberto, che chiamerà a raccolta i galli? ma quando la pianta di insultare la mia terra? perché si permette di pensare che noi veneti lo seguiremo tutti nelle sue farneticazioni? chi gli ha dato il permesso di usare la bandiera della serenissima per propagandare le sue scemenze padano-celtiche?
insomma, durerà tanto questa agonia di disonestà, di illegalità, di insulti e cattiverie? torneremo ad essere un popolo sano ed onesto?
vorrei tanto mandare una richiesta d'aiuto anch'io in quella galassia lontana, LGO...


P.S. e, tra parentesi, sono anche contenta che abbiano dato il nobel a obama, per carità... ma se lo davano a gino strada, non era meglio? non ci avrebbe fatto qualcosa di più utile, con quel milione di euro?

lunedì 5 ottobre 2009

computer o ferro da stiro?

sono andata a Rovigno per chiudere definitivamente la roulotte. da sola con la Rory. è la prima volta che faccio un viaggione del genere tutta sola. se penso alla prima volta che ci sono andata, con la 500, Paolo e la Lila... dopo un tentativo di sorpasso mi sono messa dietro un camion e sono rimasta lì. sono arrivata che mi facevano male le mani, tanto avevo stretto il volante. stavolta mi sono messa dietro una cayenne e sono rimasta lì, anzi, l'ho anche sorpassata, per un tratto.
beh, si stava bene, nella mia casa. ho fatto una dormita poderosa come non facevo da tanto. e ho fatto anche una lavorata non da poco, con le ultime cose da metter via che avevo lasciato fuori pensando di tornare qualche giorno con Giulia. e adesso sono di nuovo a casa con così poca voglia di mettermi a lavorare che mi faccio schifo. perché ogni tanto mi prendono questi momenti (giorni) di completo rifiuto di tutto? perché sto davanti al computer da stamattina a leggere blog, controllare la posta, condividere pagine di fb invece di darmi da fare con la mia vita reale che langue?
poi le mie figlie si lamentano: mamma esci, fai qualcosa, staccati dal computer... dove vado? cosa faccio? con chi lo faccio? non ci riesco: ho un blocco totale. non ho nemmeno voglia di stirare o mettere in ordine i vestiti che ho portato da Rovigno... niente. sto qui a guardare il mondo da uno schermo. e avrei voglia di infilarmici dentro e dissolvermi nei suoi bit. puf! sparita.

venerdì 2 ottobre 2009

buona acqua


un pesciolino oggi ha preso il largo e ci ha lasciati un po (sc)orfani. gli auguriamo di nuotare dove vuole e quanto vuole, sereno e tranquillo. ma di stare attento ai pericoli del mare profondo. e stiamo ad aspettare che ritorni...
bacio

giorgio e piergiorgio

allora, ieri parlavo della lettera con cui Odifreddi ha risposto alla marystar, ma per capirci qualcosa credo sia necessario un riassunto delle puntate precedenti, che non è una roba da nulla...
Israel che ha un suo blog nel quale scrive di molte cose e a volte anche di scuola. a volte, ultimamente, sono anche d'accordo con quello che dice, almeno in parte. però ha anche presieduto il gruppo di lavoro per la formazione degli insegnanti voluto dalla marystar, che ha partorito una relazione un po' criticata. a sentir lui ci sono state pressioni di gruppi politici (e non si capiva se si riferisse alla lega o altro) che lo hanno costretto a modificare molte cose.
la ruggine fra i due è di vecchia data, basta cercare su google e si trova di tutto: litigano da anni lanciandosi accuse su tutto. l'unica presa di posizione di piergiorgio a favore di giorgio è stata in occasione delle minacce ricevute da quest'ultimo. la relazione Israel sulla formazione (che fra l'altro mette in grande rilievo la formazione disciplinare degli insegnanti a scapito di quella fuffo/didattica) non è piaciuta a qualche cretino che gli ha dato del "puparo ebreo" e lo ha velatamente minacciato di morte... chiaro fin qui? spero di sì.
beh, esiste il premio Peano, istituito da una associazione di matematici (che non siamo tutti, ma proprio tutti, sani di mente, eh...) che nel 2002 è stato assegnato a piergiorgio. quest'anno invece lo hanno dato a giorgio e a sua moglie per una biografia di John von Neumann, scienziato che piergiorgio considera guerrafondaio. e insomma finisce che piergiorgio decide di restituire il premio. la marystar difende giorgio e piergiorgio produce la lettera che ho linkato ieri.
sulla loro annuale inimicizia non ho nulla da dire, se non una riflessione che tante volte, negli anni (avendo frequentato i grossi prof per via dell'ex, grosso prof di suo) ho avuto modo di fare: come sono piccoli questi grandi geni, bravissimi nel loro lavoro ma spesso meschini, pronti a scannarsi per una citazione in più, per un articolo in più.
ma la lettera del matematico impertinente alla marystar è un balsamo sulle nostre ferite... almeno ha il coraggio di dire ciò che tutti pensiamo e il coraggio e la coerenza di dissociarsi non solo dal governo ma anche di chi col governo collabora. insoma si indigna dal profondo. e ha tutta la mia stima, per questo. soprattutto per queste parole:
...riconosco anzi, benchè dispiaciuto e vergognato, che Silvio Berlusconi abbia ricevuto una forte maggioranza e sia dunque democraticamente in diritto di governare il paese. Addirittura, pensi un po', vorrei che a farlo cadere fosse un giudizio elettorale sul suo operato politico, e non una campagna giornalistica sulle sue scopate con le escort: soprattutto quando questa campagna è spalleggiata dall'Avvenire, che ha usato ben altri pesi e misure per la pedofilia ecclesiastica e per la sua copertura da parte dell'allora cardinal Ratzinger. Il mio problema è proprio lei, signor ministro. E non tanto, o non solo, perchè ricopre una carica per la quale non ha la minima competenza, ma anzitutto e soprattutto per le innominabili motivazioni che hanno portato lei e la sua collega Mara Carfagna alla carica che ricoprite. Come vede, gli elettori che votano il suo partito o la sua coalizione non c'entrano proprio nulla, perchè non hanno eletto i ministri: c'entra invece la necessità etica di non collaborare con chi costituisce, nella Roma di oggi, l'analogo dei cavalli-senatori di Caligola nella Roma di ieri. Il professor Israel è naturalmente liberissimo di pensarla diversamente, ma lo sono anch'io di dissentire, e di non voler condividere con lui l'albo d'oro di un premio.

giovedì 1 ottobre 2009

matematici alterati

intanto leggetevi questo che poi domani ne parliamo...

mercoledì 30 settembre 2009

ci sono cose più serie

non è che sentivo la mancanza di questa signora, ad annozero...
magari mi sarebbe piaciuto di più capire altre cose, come va lo scudo fiscale, se brunetta la pianta di dire scemenze, se la marystar farà altri tagli. non so, dico: che bellachioma sia quello che è ormai l'abbiamo capito, che mi frega di sentire la escort in viva voce?
e anche della bella mara, indigna di più sapere che ha intrallazzato per comprarsi un appartamento o sapere che per il ministero delle pari opportunità le discriminazioni verso i gay non sono un problema ?
insomma, cominciamo ad occuparci di cose serie?
magari andare a sentire cosa fanno nel piddì? si svegliano? litigano? già, ma questa, purtroppo, non è una cosa seria, mi sa....
boh...

sabato 26 settembre 2009

mi sento un po' alterata

allora, cercherò di dirlo con calma... a me 'sto benedetto papa non piace proprio. non mi piacciono le sue babucce coi ricamini, le mantelline bordate di pelliccetta, gli abiti tutti pieni di rosso e d'oro. non mi piace quello che dice e come si presenta, il suo padre accompagnatore tutto tirato a lustro e più elegante di lui. non mi piace l'indirizzo che sta dando alla chiesa, la svolta all'indietro persino rispetto a quello che l'ha preceduto. rimpiango papa Luciani e qualche volta mi domando cosa sarebbe la chiesa se lui fosse vissuto a lungo. non che fosse farina da far ostie, ma una bella scossa gliel'avrebbe data. lo vedevi e sembrava di poterlo stendere con un soffio, ma era come una quercia, sotto sotto, e dolcissimo... ma vabbè, lasciamo stare. di solito quando compare alla tv cambio canale e idem per i giornali. però stavolta mi tocca da vicino.
senta, santo padre, a parte che l'unica cosa che si è allargata nella mia famiglia, dopo la separazione dall'ex, sono io. a parte che lei non si può permettere di venire a sindacare quello che succede nelle famiglie di separati e divorziati e se i figli stanno meglio così o quando i genitori si guardavano in cagnesco tutto il tempo. mi risulta cha la sacra rota sciolga parecchie unioni, pagando, allora perché non la chiude? a parte che, se ha tanto a cuore la sorte dei bambini, potrebbe preoccuparsi di tutti quelli che muoiono di fame, vendersi un po' di cappottini con pelliccia (che spero ecologica, perché immagino che lei ami tutte le creature di dio e quindi anche gli animali) e sfamarne un pochi. a parte che mi dà proprio fastidio che lei continui a pensare che noi ci separiamo e poi è come se non fosse successo nulla. lo strazio del cuore che si spezza (perché si spezza davvero, sa? e dentro rimane un buco e si sente soffiare il vento) lei dove lo mette? se non fosse per evitare uno starzio ben maggiore ai nostri figli, crede che lo faremmo? a parte che ci sottovaluta se pensa che da genitori single (padri o madri) non siamo capaci di dare ai nostri figli l'amore di cui hanno bisogno. a parte questo e un sacco di altre cose... ma quello che mi fa più specie è che la traduzione di qualche passo del suo discorso nel sito di radio vaticana parla della mancanza dei padri che danneggia i figli. parla di "uno stato di fragilità in cui si consuma il dramma di tante creature private dell’appoggio del padre", dei bambini di queste famiglie che si sentono "orfani non perchè sono figli senza padri ma perchè sono figli con troppi padri". il suo discorso originale è in portoghese, ma persino io con un banale traduttore on line ho capito che c'è uno sbaglio... gentilmente, ricordi ai suoi traduttori ufficiali che, come hanno detto due suoi illustri predecessori (Roncalli e Luciani), Dio è madre. e sono convinta che adesso avrebbe una gran voglia di scendere quaggiù a toglierle il suo bel camauro rosso e tirarle le orecchie.

P.S. a grande richiesta (contento Rug?) ho tolto la foto del benedetto papino... la trovate nel link del suo cappello, ma attenti: è roba per stomaci forti...

giovedì 24 settembre 2009

chissà che cercano

a parte quelli che capitano qui cercando il principio del terzo escluso, di cui ho già scritto, ma vorrei proprio vedere anche la faccia di quelli che cercano su google esportare capitali (oh, ma sono il primo link! cosa si fumano su google?).
poi non capisco perché interessi tanto questa cosa. non c'è lo scudo fiscale, adesso? si dovrebbe cercare come importarli, i capitali, visto che ti fanno i ponti d'oro...

gli allievi affidati alle nostre cure

i video che ho postato ieri qui mi sono arrivati dalla lista cabrinews, lista di discussione sul software cabri e su un po' di altre questioni matematiche. da quei video è risorta la vecchia polemica sugli insegnanti di matematica delle elementari (che non sono laureati in matematica, e a volte non sono laureati) e ancora di più su quelli delle medie (che per la maggior parte sono laureati in scienze, biologia, geologia...). insomma noi "matematici" abbiamo un po' la puzza sotto al naso e ci piace dare la croce addosso a quelli che riteniamo poco competenti.
c'è del vero, occorre dirlo. la prof di mio figlio (geologa) sosteneva che ruotando un quadrato in modo che la sua diagonale sia verticale diventa un quadratorombo e, dato che spesso ho le prime classi delle superiori, mi accorgo delle stupidate che i fanciulli hanno in testa, dovute ovviamente a carenze dei docenti... però mi vengono sempre in mente queste parole:

"La differenza tra noi e gli allievi affidati alle nostre cure sta solo in ciò: che noi abbiamo percorso un più lungo tratto della parabola della vita. Se gli allievi non capiscono, il torto è dell'insegnante che non sa spiegare. Né vale addossare la responsabilità alle scuole inferiori. Dobbiamo prendere gli allievi così come sono, richiamare ciò che essi hanno dimenticato, o studiato sotto altra nomenclatura. Se l'insegnante tormenta i suoi alunni, e invece di cattivarsi il loro amore, eccita odio contro sé e la scienza che insegna, non solo il suo insegnamento sarà negativo, ma il dover convivere con tanti piccoli nemici sarà per lui un continuo tormento. Ognuno si fabbrica la sua fortuna, buona o cattiva. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso. Così disse Giove, e lo riferisce Omero, Odissea I, 34. Con questi principi, caro lettore e collega, vivrai felice." (Giuseppe Peano, Giochi di aritmetica e problemi interessanti)

le trovo illuminanti.

P.S. sono comunque per la separazione delle carriere, a scuola, s'intende, e lascerei la matematica a chi ha una laurea specifica (anche insegnare matematica e fisica ha qualche problema etico, secondo me).


mercoledì 23 settembre 2009

la madre di tutti i guai

stamattina ascoltando la radio (con un orecchio solo, lo ammetto) sentivo che la marystar, tra le altre cose, ha intenzione di rivalutare l'istruzione tecnica e professionale. non innalzando il livello della cultura di chi frequenta quelle scuola ma facendo intervenire le aziende del territorio, perché dicano quali sono le figure professionali che a loro servono.
ecco, secondo me qui sta la radice di tutti i mali. quando abbiamo cominciato a pensare che la scuola deve formare lavoratori e non educare i ragazzi dotandoli di una cultura.

ma mi facci il piacere!

ogni tanto i miei figli mi chiedono perché non vado a "chi vuol esser milionario", tanto quando loro mi fanno delle domande io so sempre rispondere e mi hanno soprannominata le so tutte... vedendo questa fregnacce sarei anche tentata.
annullamento del prodotto
altezze di un triangolo
sequenza dei quadrati

vabbè ma questa è tv commerciale, e pare che ci siano anche degli imbrogli, sotto sotto... sono però un po' più infastidita da questi due diagrammi che compaiono sull'ultimo numero de l'Espresso:


non che mi servissero dei grafici per sapere che il piccoletto bara, ma se proprio me li dovete mettere a sostegno delle vostre tesi, per dimostrare che lui sbaglia e sapendo di sbagliare, perché non fate le cose correttamente?
il primo grafico (dati della ragioneria generale dello stato) mostra l'andamento delle assenze per malattia fino a metà 2007. il secondo grafico (dati min. funzione pubblica) mostra i dati dalla metà del 2007. come posso pensare di confrontarli, paragonarli e dire che uno dei due è contiene dati falsati? è come se facessi vedere le temperature rilevate in una qualche città di notte e poi quelle rilevate di giorno e vi dicessi: vedete? è vero che le temperature stanno aumentando!
ecco, quando i giornali fanno questi errori, dei quali mi accorgo perché qualcosa ci capisco, mi viene sempre da chiedermi quante altre balle ci propinano senza che ce ne accorgiamo...






giovedì 17 settembre 2009

avvocatura de che?

dunque, fatemi capire... la corte costituzionale si deve pronunciare sul lodo alfano che regala l'immunità a bellachioma sospendendo i suoi processi. l'avvocato dello stato presenta la sua memoria in difesa del lodo dicendo che se venisse dichiarato incostituzionale allora bellachioma perderebbe l'immunità e potrebbe essere processato... e allora? l'avvocatura dello stato non dovrebbe fare gli interessi dello stato? e premurarsi di favorire rappresentanti dello stato onesti piuttosto che non processabili?

ah, beh...

ma non ci posso credere...
siamo messi bene con la matematica!

martedì 15 settembre 2009

faccio politica e me ne vanto

rileggo il discorso di Obama agli alunni delle scuole (l'ho trovato con due click del mouse) e sogno e mi commuovo. cerco il consueto messaggio del nostro ministro agli alunni che cominiciaano la scuola e non trovo nulla nel sito del miur né in altri luoghi. solo qualche riassunto delle sue ultime confortanti esternazioni (qui, tanto per scegliere una delle fonti).
c'è una frase mi fa inorridire particolarmente:''Chi fa politica deve farlo fuori dagli edifici scolatici. Si tratta di una minoranza che piega la scuola ai suoi interessi di parte".

stamattina ho fatto le mie prime tre ore di lezione in una prima di un professionale. una prima fra le tante, una scuola fra le tante... 23 iscritti ma solo 13 presenti, 8 di loro sono stranieri, 6 sono ripetenti. tre ore passate a leggere con loro il POF, lo statuto delle studentesse e degli studenti, il regolamento d'istituto, il patto di corresponsabilità.
e ho fatto politica.
ho fatto politica perché ho spiegato loro che hanno tutti pari opportunità se si impegnano, perché è giusto così, in uno stato democratico.
ho fatto politica perché ho parlato loro del rispetto che devono avere l'uno per l'altro e per sé stessi, di come devono sentirsi liberi di esprimere le proprie idee e di come devono imparare ad esercitare questa loro libertà, senza ledere quella altrui.
ho fatto politica perché ho spiegato che devono scegliere attentamente i loro rappresentanti, senza eleggere quelli che fanno più chiasso e promettono gite e scioperi, ma valutando la serietà e le competenze (e confesso che ho aggiunto di non prendere esempio da chi abbiamo eletto noi).
ho fatto politica perché ho promesso loro che li rispetterò ma che pretenderò altrettanto rispetto per me.
ho fatto politica perché quando uno di loro, a sostegno di una sua affermazione, ha detto: "l'ho sentito alla tv", gli ho detto di non fidarsi troppo delle televisione che racconta un sacco di balle.
e infine, vedendo che uno di loro aveva disegnato una bella foglia sul quaderno, gli ho chiesto: "che foglia é? perché se è la foglia della Lega ti devo rimproverare, altrimenti posso lasciar correre... secondo te perché?" e lui correttamente (magari anche solo per compiacermi) ha detto: "perché la lega è razzista". e mi sono accorta che avevo fatto di nuovo politica, non solo, l'aveva fatta anche lui.
e domani farò ancora politica, perché mi porterò il discorso di Obama e glielo leggerò, per intero.
e adesso licenziami, mary!


lunedì 14 settembre 2009

culturame parassitario

grazie per averci pensato. un'idea così è rivoluzionaria. e grazie al solito pesciolino... hai paura se ti tolgono l'acqua, eh?

domenica 13 settembre 2009

pronta?

brava lanoisette che hai preparato tutto per domani... ti invidio.
io cerco ancora di non pensarci. e domani vado anche in una scuola nuova (ma temo non molto diversa da quella di prima, un altro professionale)... avrò 5 classi, 3 prime e 2 seconde. che libidine.
ce la racconteremo.
comunque credo che comincerò con il solito tema che ormai propongo ai miei alunni da qualche anno, titolo: io e la matematica. ne vengono fuori di tutti i colori. istruttivo, per chi poi deve insegnare.
buon ritorno a scuola a tutti!

commenti a Campione

sta proseguendo qui e qui il dibattito relativo al merito, carriera, formazione, ecc. di noi insegnanti.
se qualcuno ha qualcosa da dire si faccia vivo!

martedì 8 settembre 2009

Laura, i' vorrei che tu, lo scorfano e io... e tutti gli altri

ho come l'impressione che si stiano creando delle convergenze, che abbiamo seminato dei memi molto virulenti e contagiosi che si sono diffusi in poco tempo e attorno ai quali si stanno coagulando idee e sentimenti. sentimenti, sì. perché anche di sentimenti si tratta. è un "sentire" profondo e personale che ognuno ha manifestato, prendendo coraggio dalle idee degli altri. appoggiato e stimolato dai commenti degli altri. tra noi che (più o meno con i piedi nel fango) ci occupiamo di scuola, ci sono evidentemente molte persone che hanno delle idee ben precise su come vorrebbero la "loro" scuola. non ci ritroviamo, è chiaro, con le idee della marystar, ma nemmeno con quelle di chi magari consideriamo "vicino" politicamente. però ci siamo trovati qui, rimbalzando tra un blog e l'altro, tra un commento e l'altro, dicendoci "la penso anch'io come te!", aggiungendo idee e conferme e suggerimenti che trovavano altre conferme... una reazione a catena.
siamo matti? o siamo tutti asparagi? cosa vogliamo farne di tutte queste buone vibrazioni?
e se riuscissimo a cavarne qualcosa di buono?

domani parto per qualche giorno, a preparare l'altra casa per l'inverno. mi mancherete...
bacio


grazie Barack!

oggi il presidente Obama ha fatto il suo discorso ai ragazzi che cominciano la scuola.
in attesa di sentire cosa dirà la Gelmini (e nel timore che non saranno cose altrettanto interessanti), medito sul fatto che stamattina a radioanch'io alla Carfagna hanno chiesto cosa ne pensava delle donne che vengono sfruttate in televisione solo perché bellocce (mi spiace, ma non ho avuto fegato di sentire la risposta) e che Bellachioma ha detto testualmente che oggi in politica "tutti sono contro tutti e viceversa". attendo chiarimenti sulla logica.

lunedì 7 settembre 2009

lucia, datti da fare!

devo:
  1. stirare una montagna di roba
  2. andare avanti con quelle stramaledette tesine
  3. dare almeno una parvenza di ordine a casa mia
invece son qua che sto dietro a quello che scrivete e mi sto divertendo troppo...

domenica 6 settembre 2009

merito, carriera e poteri al DS, un fantaracconto

ci ho messo un po' ma sono riuscita a trovare un post scritto il 22 maggio 2008 da un mio collega della lista fondanimat di google groups. spero che non me ne voglia se la pubblico. mi ha fatto molto ridere (amaramente) allora ma è attualissima.

1. Più poteri ai Presidi/DS (ancora?).
Insegno nelle scuole superiori dal 1976. Ho conosciuto direttamente e indirettamente una gran quantità di Presidi. Posso onestamente rassicurare qualche scettico che esistono davvero Presidi in gamba. Un paio forse a Roma. Merce rara. (Nessuno si offenda, per favore). Potrei però citare la valanga di situazioni ben diverse vissute in varie scuole: molte sono note ai più, alcune solo ai diretti interessati:
- "20 %" era il soprannome con cui le ditte appaltatrici chiamavano (indispettite) quello che 'ingiustamente' chiedeva il doppio della media degli altri per favorirle. Anche spudoratamente. Usciere: "Professore, può dire al Preside -quando lo vede, se lo vede(!)- che la Ditta X ha lasciato
un pacco per lui in portineria?"
- "Professore, so che lei sarà nominato commissario d'Esame nella scuola privata X, che dirige un mio caro amico. Inutile dirle che dovrà chiudere un occhio, anzi due. Mi capisce, vero?"
- "Signora, suo figlio sarà certamente bocciato. Le consiglio di chiedere il nulla osta e iscriverlo a questa scuola privata..."
- Come mai alcune scuole, situate peraltro in zone periferiche molto mal collegate, avevano sempre un alto numero di candidati privatisti agli Esami di Maturità provenienti da tutta Italia?
- Come mai molti Presidi in pensione dirigono scuole private?
- "Devo dirlo al Consiglio per correttezza (!!?) : se bocciate Rossi non si forma la classe terza!"
- "Non pubblico all'albo le convocazioni delle riunioni sindacali perché i professori le usano per non lavorare" . (E se mi denunciano basta che ricatto il personale di segreteria per dichiarare che i fax non sono mai arrivati.)
- "Le chiacchere stanno a zero. Guardate che se volete continuare a discutere riconvoco il Collegio per domani". Quando si intravede la mala parata il ricatto della riconvocazione funziona sempre nei Collegi. Sperimentato che funziona anche: "Mi sento male, devo chiudere la riunione".
- "Il prof. TalDeiTali fa tanto per la scuola. Ritengo che sarebbe opportuno assegnare a lui una delle funzioni strumentali...". Gratificazione economica per i docenti fidati, anche se incapaci. (A parte ogni giudizio sull'utilità delle funzioni strumentali)
- "Metto ai voti la mia proposta: Chi è contrario?" Mai chiedere i favorevoli, come si deve: è rischioso. Meglio contarli per differenza, così anche chi dorme o è indeciso conta a favore. (Viene il sospetto che lo insegnino ai corsi per Dirigenti)
Potrei andare avanti per ore (e chiunque potrebbe aggiungerne tante), ma ho pietà di voi (già direte: non abbastanza...).
Vorrei solo ricordare - per chiudere con la ciliegina - quel DS strapotente che arrivò a inventarsi di sana pianta e presentare in Collegio Docenti lettere (che poi si rivelarono false) del Segretario di un importante sindacato e perfino del Commissariato di zona (!!) pur di attaccare ingiustamente una docente. In quel caso però esagerò un tantino, e fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Certamente i DS devono avere gli strumenti per lavorare. Ma non possono avere sempre carta bianca. Come avrete capito, io ritengo che i Presidi non siano la parte migliore della scuola italiana. Dobbiamo cautelarci. Bisogna pensare che le leggi dello Stato valgono in tutto il territorio nazionale e non solo nelle zone dove è maggiormente possibile esercitare un controllo sull'operato dei dirigenti.
Chi sceglie di diventare Preside in qualche raro caso lo fa veramente perché gli sta a cuore il buon funzionamento della scuola. In molti casi, invece, perché è stanco del lavoro di docente (che in effetti è logorante), vuole guadagnare di più, in modo più o meno legittimo (a maggior ragione negli ultimi anni, visto che gli stipendi sono saliti alle stelle), migliorare la pensione e/o per il puro gusto del potere.
La chiamata diretta dei docenti è una pratica barbara e clientelare che ci riporta indietro nel tempo e non dà alcuna garanzia di qualità. Il problema dei docenti scansafatiche (che esistono, e purtroppo non sono rari) va affrontato in un modo diverso. Ma non si può certo colpevolmente eludere. Nè si può difendere l'assenteismo (anche se mi insospettisce il fatto che il primo obiettivo preso di mira in questi giorni sia stato proprio il Ministero della Giustizia...per via di qualche caffè. E vorrei chiedere a Brunetta e ai suoi se davvero non frequenteranno mai la Buvette del Transatlantico...)
Il problema della qualità dei docenti è invece un tema delicato, sul quale già cadde anche il Ministro Berlinguer. Non possiamo far finta di non vedere che esistono insegnanti che lavorano male. Ed esorcizzare il problema semplicemente perché è di difficile soluzione. Ma deve essere chiaro che non esistono ricette rapide, e difficilmente la questione si potrà risolvere con un provvedimento ministeriale. Che è invece l'atteggiamento che sembra trasparire dalle dichiarazioni di intenti del nuovo governo: "finalmente ora ci siamo noi" - ma non c'eravate già stati? - "basta con prodi e la sinistra, ora si fa sul serio. Siamo i più veloci del mondo e risolviamo tutto in un baleno: rifiuti, meno tasse ma più soldi, scuola, sanità: tutto funzionerà meglio e costerà di meno. Noi siamo intelligenti e nuovi; loro cretini e vecchi". Fermi un attimo. Parliamone.

2. Docenti più o meno bravi - valutazione e compensi differenziati. [Concedetemi subito una piccola licenza - una divagazione a margine. Ritengo che un docente sia "anche" (almeno in piccola parte) un uomo di spettacolo: in classe serve [anche] una certa presenza scenica per catturare l'attenzione e appassionare (per carità: non dico certo che sia la qualità principale). Secondo voi come attore è più bravo Dustin Hoffman o De Niro?]
Chi valuta gli insegnanti (e le scuole) ? E come? Vogliamo pagare di più i più "bravi"?
Qualcuno dice: è inutile nascondersi dietro un dito, tanto poi "si sa" che la scuola x / la sezione y / il prof. z sono "più bravi". Va bene, ma fin qui questi sono solo "pareri", siano pure largamente condivisi (o meno).
Come dire: compra Dash invece di Dixan, che lava meglio. Oppure la Toyota è meglio della Fiat, vai da questo medico che è bravo, si mangia bene in quel ristorantino (sarà, ma io poi ho vomitato), questo è un bel film, questo libro di testo è migliore dell'altro,...
Cosa succederebbe però se tutto ciò fosse sancito ufficialmente da una SuperCommissione di SuperEspertiQualità, i cui membri sono quelli che hanno capito veramente tutto della vita (?) ?
Il prof. Aristogitone (ricordate Alto Gradimento?) insegna nel corso A. Ed è il più bravo del Liceo "Primo Migliore", secondo i SuperEspertiQualità, ve lo assicura la Gelmini. Infatti guadagna il doppio del prof. Sfigatini, che insegna nel corso Z.
La mamma dell'alunno Genietti lo iscrive alla scuola "Primo Migliore", che secondo i SuperEspertiQualità è la migliore della città (lasciamo da parte il problema del bacino d'utenza, per semplicità). Chiede il corso A. Scopre (ma no?) che il corso A è molto richiesto, più del corso Z (chi l'avrebbe mai detto!). La scuola è costretta a estrarre a sorte. Genietti finisce in Z, con Sfigatini. Come passeranno l'anno scolastico gli alunni della sezione Z , che sanno di
frequentare un corso "ufficialmente" ritenuto di serie B? Sfigatini (che in realtà è un'ottima persona) alla fine dell'anno vorrebbe bocciare Genietti, che non va oltre il 4 (e che detto tra noi è un asino patentato e sfaticato). La mamma va dal Preside (che ora guadagna 10 volte quanto Aristogitone e 20 volte Sfigatini) e dice che l'alunno va male perché Sfigatini è un incapace: se fosse stato con Aristogitone avrebbe certamente 8 o 9 in Matematica. Il Preside va da Sfigatini e gli dice: "Promuovi Genietti o ti licenzio" (la "chiamata diretta" è anche il preludio alla "silurata diretta"). Domanda: che fareste voi se foste Sfigatini?

La Storia finisce così: agli Esami di Stato gli alunni di Aristogitone vanno malissimo, ma sono comunque tutti promossi. Gli alunni di Sfigatini - nella stessa commissione - fanno invece mediamente un'ottima figura, ma i voti vengono in qualche "riequilibrati", dopo l'appassionato intervento dei membri interni della sez. A che rivendicano che un esame di 50 minuti non può cancellare un'intera brillante carriera scolastica nella sezione migliore della scuola migliore.
La mamma di Genietti, che è rappresentante dei genitori in CdI ed il cui marito è un ricco professionista, per risolvere il problema del figlio propone che le famiglie che vogliono iscrivere i pargoli nei corsi migliori paghino alla scuola un cospicuo supplemento di tasse scolastiche. Chi si "accontenta" della sez. Z paga di meno. Il DS ha detto che ci penserà seriamente. Il prof. Vetero, membro del CdI, chiede: "Ma così non stiamo privatizzando la scuola pubblica, discriminando per censo?". Il DS risponde: "Ad ognuno secondo le proprie capacità: è il nuovo motto! Prof. Vetero, se questo non le piace può sempre chiedere il trasferimento!". E rende infine noto al CdI che anche l'anno prossimo il Liceo "Primo Migliore" avrà un contributo statale altissimo (più di ogni altra scuola) per aver ottenuto un risultato eccezionale: 100% di promossi in tutte le classi.

[Un unico vantaggio: ci risparmieremmo le riunioni per le nuove adozioni deil ibri di testo. Ovvio: la scelta è obbligata: il primo testo della lista ufficiale pubblicata dalla Commissione SuperEspertiQualità]

Allora: attendiamo le mosse, e va bene. Attenzione però: l'entropia dell'universo aumenta inesorabilmente e non tutte le trasformazioni sono reversibili. Il compito dunque sembra essere quello di remare sempre contro corrente. Allora meglio cominciare a farlo prima che si prenda troppa velocità. No?
In bocca al lupo!


meglio ridere

mi piacerebbe proprio vedere la faccia di quello(a) che è capitato qui da google cercando il principio del terzo escluso...

sabato 5 settembre 2009

golden dogs

Lila è quella nella foto piccola. le piace dormire distesa a pancia in su, con le zampe attorno al viso, come i bambini quando dormono sereni, con le braccia in alto.
ha quasi 6 anni. l'ho presa un mese prima che l'ex se ne andasse. forse l'ho fatto per dispetto, visto che lui non aveva mai voluto un cane, già i figli gli davano troppi problemi. forse l'ho fatto per vedere se restava nonostante il cane, se era disposto a sacrificarsi per me. che cretina! uno già pronto ad andarsene con un'altra... quando mai? in parte, sicuramente, l'ho fatto per Paolo speravo che un cucciolo lo avrebbe distratto da quella rottura, da quella ferita. o speravo che avrebbe distratto me, chissà... beh, lì ci ho preso, perché ha fatto bene a tutti e due.
il nome lo avevo scelto prima ancora di sapere che l'avrei comprata. mi è sempre piaciuta la storia di Lilavati, una delle poche donne che compaiono nella storia della matematica e Lila aveva un bel suono, dolce e breve ed è stato il mio nickname per tanto tempo.
Rory è sua figlia, quella che nella foto dei cuccioli è con la lingua fuori. avevamo venduto tutti i cuccioli tranne lei e così ce la siamo portata "temporaneamente" in vacanza, nella speranza che qualche acquirente si facesse avanti. eravamo restii a darle un nome, temendo che una volta "battezzata" non avremmo più avuto il coraggio di venderla (e così è stato). a dire il vero avrebbe dovuto chiamarsi Dory, come la pesciolina svanitella di "Nemo" (e ci stava proprio perché è altrettanto svarionata) , poi abbiamo optato per la figlia di una mamma per amica. Desdemona è il nome che ha nei documenti ufficiali e i suoi fratelli erano Puk, Re Lear, Mercuzio, Cordelia, Ofelia e Miranda. Shakespeare è la passione di tutti noi...
Lila è una nuotatrice instancabile. si farebbe scoppiare il cuore pur di restare a nuotare per ore e quando la costringiamo a stare in spiaggia resta seduta a controllare la situazione, come un bagnino di baywatch: se vede qualcuno che si agita in acqua deve correre a salvarlo...
Rory non ha ancora capito che non può correre sull'acqua come fa sui prati... è un salame totale. mangia qualunque cosa: quando aveva un anno, nel giro di un paio di settimane si è fatta fuori 3 telecomandi, una scatola di maalox (per digerirli, forse), 3 ciabatte (tutte sinistre) e 25 euro (gli ultimi che avevo). è convinta che Paolo sia suo fratello, compagno di giochi e scorribande che nessuno deve permettersi di rimproverare. quando sono arrabbiata con lui e magari alzo la voce, Lila scappa di sopra sotto il letto di Nichi o Giulia, con l'aria di dire : la mamma ha le paturnie, meglio girare al largo. Rory invece si mette tra me e lui e mi guarda con la massima disapprovazione. sono gli unici momenti in cui ha un atteggiamento coraggioso, per il resto Lila è la più dominante, convinta che, in assenza del maschio alfa in casa, il ruolo di capobranco spetti a lei, almeno quando io non mi impongo...
in questi giorni sono a casa da sola, tutti i figli sono in giro, ma mi sento al sicuro, con quelle due. se qualcuno con un passo diverso da quelli noti passa davanti al cancello loro abbaiano furiosamente. se poi questo qualcuno entrasse, gli butterebbero festosamente le braccia al collo, ma i ladri questo mica lo sanno... Lila veramente è un po' inquieta perché non le piace il vento e ha paura che arrivi un temporale, per cui passa il tempo in sottoscala, nel suo personale rifugio antipanico. ma se sente qualcuno arrivare, fosse anche l'omino della bofrost, si fa sentire.

ora sono qui ai miei piedi che russano. Lila debitamente gambe all'aria e Rory distesa tutta lunga a tappetino. mi fanno dannare e stargli dietro è un bel lavoro, ma se non ci fossero loro... non conto più le volte che sono tornata a casa distrutta, disperata, con la voglia di scappare lontano, ma davvero lontano. e poi apro la porta di casa, le vedo corrermi incontro scodinzolando felici, come se io fossi il centro del loro mondo... i miei tesori...

venerdì 4 settembre 2009

meritiamo ancora qualcosa...

nel post di ieri mi è rimasta fuori qualche questione (anzi tante ma devo piantarla di scrivere qui e darmi da fare con le tesine, ostrega!). due righe sole perché non posso sempre sproloquiare dallo scorfano...
merito, di cui ieri ho parlato ma tralasciando quello degli studenti. sarei tentata di dire che tanto non ce n'è molto, ma lasciamo perdere. premetto che vale lo stesso discorso di ieri: in sostanza, non c'è nessun merito nel fare il proprio dovere. se si sceglie di andare a scuola si studia, se no vai ad arare i campi, che fra parentesi è un lavoro bellissimo. come dice Lucio Russo (ingiustamente odiato da tanti, soprattutto a sinistra, perché ha il coraggio di dire pane al pane), non è che dobbiamo essere tutti dottori. e se sei a scuola non è che fai il tuo dovere prendendo tutti sei per il rotto della cuffia, devi imparare bene, diciamo almeno da sette... e con questo arriviamo alle eccellenze, che in mancanza di merito sono ben rare, ma che dovremmo valorizzare... diamogli una borsa di studio, permettiamogli di frequentare l'università, che altro si deve fare? (ma ci sono fondi? nella mia scuola professionale c'è qualcuno di meno peggio degli altri, che magari vorrebbe andare all'università, ma ha un sacco di problemi con i test d'ingresso. volevo organizzare dei corsi di preparazione per loro, ne erano entusiasti, ma il mio preside non mi ha finanziata... vabbè, non sono eccellenze ma eccezioni, però...)
ancora una volta il problema è mal posto, soprattutto grazie a quelli che del merito si inebriano.
più che valorizzare le eccellenze dovremmo fare in modo di capire le individualità. ne ho scritto qui e anche qui. da un punto di vista e per una storia completamente personali, è vero, ma come mio figlio ce ne sono migliaia.
ripeto: dobbiamo mettere tutti in condizione di essere promossi ma dopo averlo fatto non dobbiamo avere paura di bocciare perché solo così metteremo in risalto il merito. promuovere tutti per paura dei ricorsi, perché se no sballano le statistiche sul successo scolastico degli alunni, perché "sì, non ha le competenze ma ha socializzato con i compagni" e quanto di più deleterio possiamo fare per i nostri alunni.
il problema sono i sommersi non i salvati. e capire perché affogano.

P.S. mio figlio è stato bocciato, quest'anno, in prima liceo. e la bocciatura ci stava tutta. se la meritava.

dieci cose che so di me

Thumper raccoglie un invito di LGO che a sua volta è stata invitata da Monica (donne della rete, quanto vi amo!) a scrivere 10 cose vere su di sé e passa la palla in giro... vista la pesantezza del post di ieri, mi accodo volentieri...
  1. sono laureata in matematica, ma ho fatto il biennio ad astronomia. però mi ero iscritta a lettere. perché volevo fare veterinaria ma mia mamma non me l'ha permesso. e pensare che subito dopo la maturità avevo deciso di fare la hostess (allora avevo il fisico)...
  2. non mi guardo allo specchio se non per truccarmi. non so chi sia quella che viene riflessa, io no di sicuro! io sono più giovane e più magra. soprattutto più magra.
  3. amo i miei figli sopra ogni cosa e mi riempie di gioia il fatto che loro mi parlano (hanno avuto precise istruzioni in proposito e le seguono, forse anche perché io li ascolto).
  4. dico sempre la verità. altrimenti taccio. salvo, si capisce, quando la verità risulterebbe offensiva. ad esempio non ho mai detto al mio preside: lei non capisce un tubo.
  5. sono molto diplomatica e quando c'è da dire al preside che non capisce un tubo i colleghi mandano avanti me, perché so trovare le parole giuste, pare...
  6. non sopporto l'arroganza e l'ignoranza.
  7. sono separata (e qui ci sarebbero almeno 100 cose da dire a commento, ma lasciamo perdere) non posso dire "felicemente".
  8. sono irrimediabilmente e perdutamente innamorata di Marco Travaglio.
  9. nonostante le apparenze, godo di una scarsissima autostima e sono sempre alla ricerca di conferme e approvazione.
  10. "ridere è la sola maniera che conosco per non piangere" (se qualcuno sa chi l'ha detto, per favore, me lo dica), sarà per questo che spesso faccio il pagliaccio.
avanti il prossimo!

giovedì 3 settembre 2009

come la penso su un po' di questioni

ieri lo scorfano (sia lode a dio per la sua esistenza) si è occupato del problema dei precari.
è un problema serio che non ottiene la giusta attenzione da parte di nessuno: media, governo, addetti ai lavori, famiglie... un numero enorme di persone che fino all'anno scorso hanno insegnato o lavorato in altri ruoli nella scuola (ricordiamoci che ci sono anche gli ATA) quest'anno resteranno a bocca asciutta, a spasso. non perché non siano qualificati ma perché non ci sono più classi in cui insegnare o scuole e segreterie in cui lavorare, a causa della politica della maryfallingstar, che ha tagliato, accorpato, chiuso, ridotto, in nome di vaghi discorsi sul merito, sull'autonomia, sul ritorno al maestro unico... fino a permettere di fare classi con 30 e più alunni, cosa che cozza persino contro le norme sulla sicurezza, a maggior ragione oggi, con la pandemia influenzale in arrivo.
i commenti al post sono stati ovviamente numerosi e articolati e come sempre li ho letti con attenzione (ormai sono scorfano-addicted). verso la fine è arrivato anche il commento di un blogger molto noto, nel quale mi sono imbattuta altre volte e con il quale dissento quasi sempre quasi totalmente, nei contenuti e nei modi. non sono riuscita a tacere e l'ho detto, scusandomi perché mi dispiace fare polemiche in una casa che non è la mia.
vorrei cercare di spiegare perché certe posizioni mi danno sui nervi.
purtroppo sono posizioni sostenute da molti che hanno a che fare con iMille, dico purtroppo perché sarei tendenzialmente piuttosto di sinistra, sarei tendenzialmente piuttosto incline a guardare con speranza al loro movimento, ma quando parlano di scuola mi fanno cadere le braccia e anche altro (ovviamente questo non vale per lo scorfano, che tiene una rubrica lì). ho provato ad intervenire in qualche discussione (qui per esempio mi erano proprio girate ad elica), ne ho seguite molte, perché speravo di trovare una sponda, un po' di interesse per i problemi della scuola, un po' di sane idee... non dico che mi aspettavo di sentire qualcosa di sinistra, ma almeno qualcosa di sensato... invece proprio no. non contenta, ho curiosato su chi scriveva e letto altro di quel che pensavano, ma non ho cambiato idea, anzi. mi sono solo innervosita di più.
per cui, Champ, se vuoi sapere cosa mi dà fastidio, ti accontento. non pensare di essere da solo: quel che dico per te vale più o meno anche per gli altri millini, Scorfano e Giacomo esclusi.

primo: siete un po' spocchiosi, leggermente snob e piuttosto convinti di aver capito tutto e di fare delle affermazioni assolutamente vere. e già questo, a una che ha quasi sempre tanti dubbi, potrebbe bastare.
secondo: quasi nessuno di voi insegna ma vi piace molto pontificare sulla scuola (e sputtanare soprattutto gli insegnanti). temo anche che quasi nessuno di voi abbia a che fare con la scuola nemmeno indirettamente, tipo con un figlio in età scolare o un parente... insomma non avete informazioni di prima mano, non vivete la situazione sulla vostra pelle. quando va bene siete all'università e allora va bene per modo di dire. provate a venire in classe con me per una settimana... forse anche solo per tre giorni potrebbe bastare. almeno vi fareste qualche domanda in più.
terzo: siete affascinati dalle parole della marystar. merito, reclutamento e valutazione sembrano gli unici paradigmi sui quali costruire la nuova scuola. non solo: spesso siete convinti che lei stia davvero facendo una riforma. è uno scempio, non una riforma! c'è differenza, mi pare...
quarto: invece di svelare le cagate che si stanno facendo al ministero ve la prendete con gli insegnanti che sono quasi sempre fannulloni, pagati anche troppo per quello che fanno e che si devono rassegnare a prenderla in quel posto perché ormai non c'è più trippa per gatti...
...mi dispiace, ma non sono d'accordo su quasi nulla.

e, alla rinfusa (perdonatemi, ma le idee viaggiano più veloci delle dita sulla tastiera,) posso dire come la penso su alcune cose.
cominciamo dall'orario di lavoro, che secondo me è uno dei nodi cruciali (e una delle mie fissazioni): fateci stare a scuola per 36 ore alla settimana (ovviamente con un ufficio a disposizione). questo segherebbe le gambe a tutti i doppiolavoristi e a quelli che insegnano solo come ripiego e semplificherebbe la vita a chi lavora con coscienza. se qualcuno provasse a farlo diventare legge le graduatorie si dimezzerebbero, almeno.
la formazione: dobbiamo essere sicuri di avere insegnanti preparati nelle discipline che insegnano, basta con la fuffa didattico-pedagogica. io so e spiego, tu stai zitto e studi. e se non hai voglia, passi lunghi e ben distesi. sto esagerando, spero sia chiaro, e ci sono molte differenze tra la scuola primaria e la secondaria di primo e secondo grado... ma davvero, i deliri che sento spesso sulla didattica e dintorni sono veramente la causa di tanti mali. non posso mettermi a fare il saltimbanco per interessare i miei alunni alla matematica... posso trovare delle strategie, presentare le cose in modi diversi (e lo saprò fare solo se conosco bene la mia disciplina), ma se devo insegnare le tabelline devo sapere le tabelline, a che servono e perché, non conoscere a menadito tutte le questioni riguardanti l'età evolutiva... e poi magari dire ai bambini di fare i conti con la calcolatrice perché l'ultimo pedagogo modaiolo dice che se no si stressano.
l'aggiornamento dovrebbe essere obbligatorio (compreso in quelle 36 ore) e gratuito. quest'anno ho fatto un corso di perfezionamento che è stato una goduria.. ed era completamente disciplinare! solo che ci ho speso soldi del mio (magro) stipendio.
il reclutamento se non si cambia la costituzione deve avvenire per concorso. e deve essere seguito da un periodo di pratica con un tutor e da una valutazione periodica. chi deve valutare il lavoro di un insegnante se non altri insegnanti? non gli studenti e le famiglie che non sono competenti. non i presidi (di cui dirò dopo) che metterebbero in atto (lo fanno già) tali e tanti voti di scambio da far impallidire... solo i miei colleghi. esperti e non. non tutto il collegio docenti, solo una commissione che dovrebbe essere rinnovata ogni anno, per impedire favoritismi, e magari essere anche di altre scuole. ovviamente se non si ottiene una valutazione positiva si torna sotto sorveglianza del tutor e se la cosa continua, aria. la chiamata diretta però è una cagata (vedi sotto).
i presidi dovrebbero sdoppiarsi: uno che fa il manager e si occupa di questioni organizzative e amministrative e uno che si occupa della didattica. ci manca una figura di riferimento a cui rivolgerci se abbiamo dei problemi, qualcuno che giri per la scuola ed entri nelle classi, che richiami i ragazzi e i docenti che non si comportano bene (ovviamente non i secondi in presenza dei primi come ogni tanto accade...). così com'è adesso non va affatto bene. i presidi guadagnano di più quando hanno più studenti (e di qui il velato invito a non bocciare...), quando hanno più studenti con handicap (indipendentemente da come vengono seguiti) e tendono ormai a vedere gli alunni e le famiglie come utenti (che solo la parola mi fa schifo, riferita ad un discente). così l'unico loro timore è quello che qualche genitore faccia ricorso perché hai guardato storto suo figlio o perché addirittura lo hai bocciato.. e non è un bel vivere, vi assicuro. stando così le cose, chi ha davvero l'ingenuità di credere che i presidi, se potessero assumere per chiamata diretta, preferirebbero un docente "bravo" a uno che non crea problemi (e promuove serenamente)? non ne hanno alcun interesse.
dimenticavo: il merito... ma cos'ha questa parola di tanto libidinoso da affascinare così tanto? dico un'ovvietà: devo fare bene il mio mestiere, se no aria. la questione non è premiare chi lavora bene, che fa solo il suo dovere, è mandar via chi cazzeggia! detto questo, se si parla invece di progressione di carriera allora è un altro paio di maniche... sarebbe auspicabile che anche per gli insegnanti ci fosse la possibilità di diventare "ordinario". ma per favore lasciamo perdere i progetti legati al pof, a meno che essi non abbiano una chiara connotazione disciplinare. mi spiego: se dovessi pensare che farà carriera il mio collega che si occupa della valutazione della scuola (facendo questionari con domende tipo " pensi che i tuoi insegnanti siano gentili?") o quello che approva i viaggi d'istruzione, o quello che ha il corso di yoga... mi si rivolterebbero le budella. per una eventuale progressione di carriera deve contare la tua esperienza e la tua cultura, non le cagate che ti sei inventato di fare solo per raggranellare qualche soldo in più. si deve progredire per concorso e per valutazione sulle competenze (con prevalenza disciplinare ma senza tralasciare quelle informatiche, legislative e didattiche). maniaci progettatori e funzioni obiettivo niet.
e i precari? qui non so, francamente, come si possa risolvere la questione senza salvare capra e cavoli. però così no, orcaeva... c'è gente che ha lavorato per almeno nove anni (l'ultimo concorso ordinario è del 2000 o forse anche del 1999, era quell'inverno lì) e se hanno lavorato vuol dire che il posto per loro c'era, facevano comodo per raccogliere i pomodori da settembre a giugno... e adesso tutti a casa, abbiamo scherzato? se si risentono non hanno tutti i torti! forse sarebbe il caso di congelare tutto per un po' di anni, mettere in ruolo almeno chi ha una certa anzianità di precariato (previo concorso, ovviamente) e riparlarne fra quattro o cinque anni elaborando nel frattempo un'altra strategia... e tornare all'organico funzionale non sarebbe una cattiva idea.

Champ, ho risposto almeno a qualcosa?
per spiegare perché penso queste cose devo anche dire che la mia situazione, ultimamente, non è delle più leggere: ho una certa età e la pazienza comincia a farmi difetto, negli ultimi anni ho insegnato matematica in un professionale (dove sta il 30% dei fanciulli che proseguono dopo le medie, quindi non è un'isoletta), che credo sia una delle cose più frustranti... mi ritrovo a fare la baby sitter, la maggior parte delle volte, ma non è per questo che ho studiato tanto. mi trovo costretta a ridurre il programma di anno in anno e ultimamente ho dei totali analfabeti matematici. le famiglie sono inesistenti e gli alunni sono dei piccoli teppisti, nei casi più fortunati... e sono sconsolata. perché vedi, Champ, parlate troppo spesso di questioni "burocratiche", ma i problemi della scuola sono altri e ben più gravi. il problema è che i ragazzi sanno sempre meno, e crescono sempre più ignoranti e più ignoranti sono più cadono preda delle sirene della tv (veline, tronisti e calciatori, per citare i meno dannosi) e voteranno sempre più per il nano che li rincoglionisce...
non credo in una scuola che promuove tutti, credo in una scuola che mette tutti nella condizione di essere promossi, ma questa condizione non si raggiunge senza rigore, a partire dalle elementari. dove per rigore intendo che le cose si devono insegnare bene, poche ma buone, a tutti e chi non ha imparato, dopo che è ststo fatto tutto, ma proprio tutto per aiutarlo, si ferma e ripete. il fatto che nella scuola dell'obbligo si cerchi di fare di tutto e di più, (ma alla membro di segugio) senza attendere che tutti abbiano imparato, è quanto di più discriminante possa esistere.
stiamo perdendo una generazione, forse anche due... e non ci rendiamo conto del disastro che ciò comporterà.


lunedì 31 agosto 2009

pensierino della notte

“A new scientific truth does not triumph by convincing its opponents and making them see the light, but rather because its opponents eventually die, and a new generation grows up that is familiar with it”
Max Planck

domenica 30 agosto 2009

e noi?

torno seria... in giappone hanno vinto i democratici dopo 50 anni... vuol dire che noi dobbiamo aspettare altri 35 anni?

buon compleanno richard


sì, lo so, sono un'inguaribile romanticona e questo post è proprio poco serio...
ma lui è persino buddista!

venerdì 28 agosto 2009

di nuovo giorgio...

perché non riesco ad essere in disaccordo con Israel nemmeno questa volta?

post breve

appena trovata sulla pagina di wikypedia delle leggi di Murphy:

Il sommo principio: Per definizione, quando si investiga l'ignoto non si sa cosa si trova.

troppo bella.

dieci domande per me posson bastare

e adesso gliele faccio anch'io.
  • 1. Quando, signor presidente, ha avuto modo di conoscere Noemi Letizia? Quante volte ha avuto modo d’incontrarla e dove? Ha frequentato e frequenta altre minorenni?
  • 2. Qual è la ragione che l’ha costretta a non dire la verità per due mesi fornendo quattro versioni diverse per la conoscenza di Noemi prima di fare due tardive ammissioni?
  • 3. Non trova grave, per la democrazia italiana e per la sua leadership, che lei abbia ricompensato con candidature e promesse di responsabilità politiche le ragazze che la chiamano «papi»?
  • 4. Lei si è intrattenuto con una prostituta la notte del 4 novembre 2008 e sono decine le “squillo” che, secondo le indagini della magistratura, sono state condotte nelle sue residenze. Sapeva che fossero prostitute? Se non lo sapeva, è in grado di assicurare che quegli incontri non l’abbiano resa vulnerabile, cioè ricattabile – come le registrazioni di Patrizia D’Addario e le foto di Barbara Montereale dimostrano?
  • 5. È capitato che “voli di Stato”, senza la sua presenza a bordo, abbiano condotto nelle sue residenze le ospiti delle sue festicciole?
  • 6. Può dirsi certo che le sue frequentazioni non abbiamo compromesso gli affari di Stato? Può rassicurare il Paese e i nostri alleati che nessuna donna, sua ospite, abbia oggi in mano armi di ricatto che ridimensionano la sua autonomia politica, interna e internazionale?
  • 7. Le sue condotte sono in contraddizione con le sue politiche: lei oggi potrebbe ancora partecipare al Family Day o firmare una legge che punisce il cliente di una prostituta?
  • 8. Lei ritiene di potersi ancora candidare alla presidenza della Repubblica? E, se lo esclude, ritiene che una persona che l’opinione comune considera inadatta al Quirinale, possa adempiere alla funzione di presidente del consiglio?
  • 9. Lei ha parlato di un «progetto eversivo» che la minaccia. Può garantire di non aver usato né di voler usare intelligence e polizie contro testimoni, magistrati, giornalisti?
  • 10. Alla luce di quanto è emerso in questi due mesi, quali sono, signor presidente, le sue condizioni di salute?

consigli per gli acquisti

dimenticavo... tra i libri che ho letto in vacanza ce ne sono due di cui mi sono innamorata: L'arte di correre sotto la pioggia, più delicato e vero di "io e marley" ma soprattutto La rivoluzione dimenticata, illuminante, davvero. non comprate il tonno consorcio che ha uno spot che fa cagare. meglio nutrire lo spirito!

giovedì 27 agosto 2009

son tornata

son tornata... son tornata, uffa... son tornata! non so bene con che tono dirlo. certo che stavo meglio lì, anche se nelle ultime settimane sono arrivati gli italiani cretini. negli ultimi quindici giorni ho avuto dei vicini di piazzola che hanno rotto l'anima tuto il tempo con schiamazzi, urla e strepiti vari. per non parlare delle bestemmie! avrei potuto ucciderli. sì, lo so sono una vecchia babbiona intollerante. ma non sopporto l'ignoranza e l'arroganza di quelli che vengono in campeggio e pensano di essere da soli e poter fare tutto quello che vogliono senza preoccuparsi se disturbano gli altri. e poi tutti col camper. no, col grosso camper. tutti a fare a chi ce l'ha più grande?
non capisco: di che cosa sa spendere 50/60 mila euri, almeno, per un camper che ha tutti i conforts e poi stare fermi due settimane in campeggio... ma sai quanti viaggi alle maldive ti fai con quei soldi? e poi non sanno parcheggiare, non sono capaci di fare le manovre, non sanno come si sta in campeggio. lo fanno solo perché è una dimostrazione del loro status... sono una stronza se penso che uno che ha tutti quei soldi da spendere in un gadget del genere vuol dire che ha rubato? magari l'ha fatto non pagando le tasse, ma è lo stesso, anzi peggio...
comunque più passo tempo in campeggio, più mi accorgo di quanto la stupidità sia equamente distribuita nei popoli e nelle genti, di tutte le nazionalità. l'altro giorno è arrivata una coppia di tedeschi nella piazzola davanti alla mia, in pieno sole, con un camper lungo almeno otto metri e alto almeno tre e mezzo... con il condizionatore! e l'hanno tenuto acceso per tutto il tempo, nonostante le mie garbate ma ferme proteste, anche se loro eraano in spiaggia! allora io dico: a parte che c'erano piazzole libere all'ombra, a parte che per sistemarti in questa hai dovuto fare manovre spericolate tanto che sei andato a sbattere su un albero (hihi! e io ridevo!) , a parte che se ti piace stare al fresco perché non vai in montagna?... ma ti rendi conto di quanto inquini? uno che va in campeggio dovrebbe avere un po' di coscienza ecologica, o no?

com'è andata l'estate? bene, nel complesso.... ho cucinato per gli amici e per gli amici degli amici, ho preso un sacco di sole, ho giocato con i miei cani, ho letto, ho studiato, ho cominciato a scrivere le tesine per il corso di perfezionamento... sono perfino scesa in paese quasi una volta alla settimana, il che per i miei standards è una conquista. insomma mi sono rilassata.
mi sono chiesta, come sempre, cos'abbia per me Rovigno di così... speciale. cosa c'è che mi fa passare i mesi da settembre ad aprile nell'attesa di tornare lì, cosa c'è in quel posto che me lo fa amare così tanto. è una fuga? o è un luogo dell'anima? il luogo nel quale mi sento me stessa, non mi importa di essere truccata o no, di essere grassa, di mangiare pane burro e marmellata alla faccia della dieta (tanto, curiosamente, lì perdo peso...), di dormire fino a mezzogiorno e stare alzata fino alle due di notte ad ascoltare gli usignoli che cantano... quello è il mio rifugio, è la casa della mia anima, non c'è dubbio. ma perché?
la vita lì ha una dimensione più umana. ma non solo perché sono in vacanza. c'è Piero che mi vende la verdura del suo orto e mi chiede se le carote le voglio grandi e piccole, così le raccoglie come piacciono a me, c'è il macellaio che mi riconosce e che mi parla quando faccio la spesa. di notte si vedono le stelle, e la via lattea percorre il cielo in tutto il suo splendore. quando non c'è tanta gente in campeggio i ricci vengono a mangiare i croccantini della gatta, Paolo sta in giro tutto il giorno ma so che non è in pericolo... e gli usignoli e le ghiandaie, gli assioli... aaahhhh... che paradiso!


giovedì 23 luglio 2009

bastoncini

a casa per quarantott'ore, per lavare, stirare e vaccinare la gatta, trovo quest'articolo di Luca Ricolfi, intitolato La scuola ha smesso di insegnare, che dice un paio di cose che da qualche tempo penso sempre più spesso... soprttutto queste:

La realtà è che la maggior parte dei giovani che escono dalla scuola e dall’università è sostanzialmente priva delle più elementari conoscenze e capacità che un tempo scuola e università fornivano.
Non hanno perso solo la capacità di esprimersi correttamente per iscritto. Hanno perso l’arte della parola, ovvero la capacità di fare un discorso articolato, comprensibile, che accresca le conoscenze di chi ascolta. Hanno perso la capacità di concentrarsi, di soffrire su un problema difficile. Fanno continuamente errori logici e semantici, perché credono che i concetti siano vaghi e intercambiabili, che un segmento sia un «bastoncino» (per usare un efficace esempio del matematico Lucio Russo). Banalizzano tutto quello che non riescono a capire.

La generazione che ha oggi fra 50 e 70 anni ha la responsabilità di aver allevato una generazione di ragazzi cui, nei limiti delle possibilità economiche di ogni famiglia, nulla è stato negato, pochissimo è stato richiesto, nessuna vera frustrazione è mai stata inflitta. Una generazione cui, a forza di generosi aiuti e sostegni di ogni genere e specie, è stato fatto credere di possedere un’istruzione, là dove in troppi casi esisteva solo un’allegra infarinatura. Ora la realtà presenta il conto.

Forse, a questo punto, più che dividerci sull’opportunità o meno di bocciare alla maturità, quel che dovremmo chiederci è se non sia il caso di ricominciare - dalla prima elementare! - a insegnare qualcosa che a poco a poco, diciamo in una ventina d’anni, risollevi i nostri figli dal baratro cognitivo in cui li abbiamo precipitati.