mercoledì 30 settembre 2009

ci sono cose più serie

non è che sentivo la mancanza di questa signora, ad annozero...
magari mi sarebbe piaciuto di più capire altre cose, come va lo scudo fiscale, se brunetta la pianta di dire scemenze, se la marystar farà altri tagli. non so, dico: che bellachioma sia quello che è ormai l'abbiamo capito, che mi frega di sentire la escort in viva voce?
e anche della bella mara, indigna di più sapere che ha intrallazzato per comprarsi un appartamento o sapere che per il ministero delle pari opportunità le discriminazioni verso i gay non sono un problema ?
insomma, cominciamo ad occuparci di cose serie?
magari andare a sentire cosa fanno nel piddì? si svegliano? litigano? già, ma questa, purtroppo, non è una cosa seria, mi sa....
boh...

sabato 26 settembre 2009

mi sento un po' alterata

allora, cercherò di dirlo con calma... a me 'sto benedetto papa non piace proprio. non mi piacciono le sue babucce coi ricamini, le mantelline bordate di pelliccetta, gli abiti tutti pieni di rosso e d'oro. non mi piace quello che dice e come si presenta, il suo padre accompagnatore tutto tirato a lustro e più elegante di lui. non mi piace l'indirizzo che sta dando alla chiesa, la svolta all'indietro persino rispetto a quello che l'ha preceduto. rimpiango papa Luciani e qualche volta mi domando cosa sarebbe la chiesa se lui fosse vissuto a lungo. non che fosse farina da far ostie, ma una bella scossa gliel'avrebbe data. lo vedevi e sembrava di poterlo stendere con un soffio, ma era come una quercia, sotto sotto, e dolcissimo... ma vabbè, lasciamo stare. di solito quando compare alla tv cambio canale e idem per i giornali. però stavolta mi tocca da vicino.
senta, santo padre, a parte che l'unica cosa che si è allargata nella mia famiglia, dopo la separazione dall'ex, sono io. a parte che lei non si può permettere di venire a sindacare quello che succede nelle famiglie di separati e divorziati e se i figli stanno meglio così o quando i genitori si guardavano in cagnesco tutto il tempo. mi risulta cha la sacra rota sciolga parecchie unioni, pagando, allora perché non la chiude? a parte che, se ha tanto a cuore la sorte dei bambini, potrebbe preoccuparsi di tutti quelli che muoiono di fame, vendersi un po' di cappottini con pelliccia (che spero ecologica, perché immagino che lei ami tutte le creature di dio e quindi anche gli animali) e sfamarne un pochi. a parte che mi dà proprio fastidio che lei continui a pensare che noi ci separiamo e poi è come se non fosse successo nulla. lo strazio del cuore che si spezza (perché si spezza davvero, sa? e dentro rimane un buco e si sente soffiare il vento) lei dove lo mette? se non fosse per evitare uno starzio ben maggiore ai nostri figli, crede che lo faremmo? a parte che ci sottovaluta se pensa che da genitori single (padri o madri) non siamo capaci di dare ai nostri figli l'amore di cui hanno bisogno. a parte questo e un sacco di altre cose... ma quello che mi fa più specie è che la traduzione di qualche passo del suo discorso nel sito di radio vaticana parla della mancanza dei padri che danneggia i figli. parla di "uno stato di fragilità in cui si consuma il dramma di tante creature private dell’appoggio del padre", dei bambini di queste famiglie che si sentono "orfani non perchè sono figli senza padri ma perchè sono figli con troppi padri". il suo discorso originale è in portoghese, ma persino io con un banale traduttore on line ho capito che c'è uno sbaglio... gentilmente, ricordi ai suoi traduttori ufficiali che, come hanno detto due suoi illustri predecessori (Roncalli e Luciani), Dio è madre. e sono convinta che adesso avrebbe una gran voglia di scendere quaggiù a toglierle il suo bel camauro rosso e tirarle le orecchie.

P.S. a grande richiesta (contento Rug?) ho tolto la foto del benedetto papino... la trovate nel link del suo cappello, ma attenti: è roba per stomaci forti...

giovedì 24 settembre 2009

chissà che cercano

a parte quelli che capitano qui cercando il principio del terzo escluso, di cui ho già scritto, ma vorrei proprio vedere anche la faccia di quelli che cercano su google esportare capitali (oh, ma sono il primo link! cosa si fumano su google?).
poi non capisco perché interessi tanto questa cosa. non c'è lo scudo fiscale, adesso? si dovrebbe cercare come importarli, i capitali, visto che ti fanno i ponti d'oro...

gli allievi affidati alle nostre cure

i video che ho postato ieri qui mi sono arrivati dalla lista cabrinews, lista di discussione sul software cabri e su un po' di altre questioni matematiche. da quei video è risorta la vecchia polemica sugli insegnanti di matematica delle elementari (che non sono laureati in matematica, e a volte non sono laureati) e ancora di più su quelli delle medie (che per la maggior parte sono laureati in scienze, biologia, geologia...). insomma noi "matematici" abbiamo un po' la puzza sotto al naso e ci piace dare la croce addosso a quelli che riteniamo poco competenti.
c'è del vero, occorre dirlo. la prof di mio figlio (geologa) sosteneva che ruotando un quadrato in modo che la sua diagonale sia verticale diventa un quadratorombo e, dato che spesso ho le prime classi delle superiori, mi accorgo delle stupidate che i fanciulli hanno in testa, dovute ovviamente a carenze dei docenti... però mi vengono sempre in mente queste parole:

"La differenza tra noi e gli allievi affidati alle nostre cure sta solo in ciò: che noi abbiamo percorso un più lungo tratto della parabola della vita. Se gli allievi non capiscono, il torto è dell'insegnante che non sa spiegare. Né vale addossare la responsabilità alle scuole inferiori. Dobbiamo prendere gli allievi così come sono, richiamare ciò che essi hanno dimenticato, o studiato sotto altra nomenclatura. Se l'insegnante tormenta i suoi alunni, e invece di cattivarsi il loro amore, eccita odio contro sé e la scienza che insegna, non solo il suo insegnamento sarà negativo, ma il dover convivere con tanti piccoli nemici sarà per lui un continuo tormento. Ognuno si fabbrica la sua fortuna, buona o cattiva. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso. Così disse Giove, e lo riferisce Omero, Odissea I, 34. Con questi principi, caro lettore e collega, vivrai felice." (Giuseppe Peano, Giochi di aritmetica e problemi interessanti)

le trovo illuminanti.

P.S. sono comunque per la separazione delle carriere, a scuola, s'intende, e lascerei la matematica a chi ha una laurea specifica (anche insegnare matematica e fisica ha qualche problema etico, secondo me).


mercoledì 23 settembre 2009

la madre di tutti i guai

stamattina ascoltando la radio (con un orecchio solo, lo ammetto) sentivo che la marystar, tra le altre cose, ha intenzione di rivalutare l'istruzione tecnica e professionale. non innalzando il livello della cultura di chi frequenta quelle scuola ma facendo intervenire le aziende del territorio, perché dicano quali sono le figure professionali che a loro servono.
ecco, secondo me qui sta la radice di tutti i mali. quando abbiamo cominciato a pensare che la scuola deve formare lavoratori e non educare i ragazzi dotandoli di una cultura.

ma mi facci il piacere!

ogni tanto i miei figli mi chiedono perché non vado a "chi vuol esser milionario", tanto quando loro mi fanno delle domande io so sempre rispondere e mi hanno soprannominata le so tutte... vedendo questa fregnacce sarei anche tentata.
annullamento del prodotto
altezze di un triangolo
sequenza dei quadrati

vabbè ma questa è tv commerciale, e pare che ci siano anche degli imbrogli, sotto sotto... sono però un po' più infastidita da questi due diagrammi che compaiono sull'ultimo numero de l'Espresso:


non che mi servissero dei grafici per sapere che il piccoletto bara, ma se proprio me li dovete mettere a sostegno delle vostre tesi, per dimostrare che lui sbaglia e sapendo di sbagliare, perché non fate le cose correttamente?
il primo grafico (dati della ragioneria generale dello stato) mostra l'andamento delle assenze per malattia fino a metà 2007. il secondo grafico (dati min. funzione pubblica) mostra i dati dalla metà del 2007. come posso pensare di confrontarli, paragonarli e dire che uno dei due è contiene dati falsati? è come se facessi vedere le temperature rilevate in una qualche città di notte e poi quelle rilevate di giorno e vi dicessi: vedete? è vero che le temperature stanno aumentando!
ecco, quando i giornali fanno questi errori, dei quali mi accorgo perché qualcosa ci capisco, mi viene sempre da chiedermi quante altre balle ci propinano senza che ce ne accorgiamo...






giovedì 17 settembre 2009

avvocatura de che?

dunque, fatemi capire... la corte costituzionale si deve pronunciare sul lodo alfano che regala l'immunità a bellachioma sospendendo i suoi processi. l'avvocato dello stato presenta la sua memoria in difesa del lodo dicendo che se venisse dichiarato incostituzionale allora bellachioma perderebbe l'immunità e potrebbe essere processato... e allora? l'avvocatura dello stato non dovrebbe fare gli interessi dello stato? e premurarsi di favorire rappresentanti dello stato onesti piuttosto che non processabili?

ah, beh...

ma non ci posso credere...
siamo messi bene con la matematica!

martedì 15 settembre 2009

faccio politica e me ne vanto

rileggo il discorso di Obama agli alunni delle scuole (l'ho trovato con due click del mouse) e sogno e mi commuovo. cerco il consueto messaggio del nostro ministro agli alunni che cominiciaano la scuola e non trovo nulla nel sito del miur né in altri luoghi. solo qualche riassunto delle sue ultime confortanti esternazioni (qui, tanto per scegliere una delle fonti).
c'è una frase mi fa inorridire particolarmente:''Chi fa politica deve farlo fuori dagli edifici scolatici. Si tratta di una minoranza che piega la scuola ai suoi interessi di parte".

stamattina ho fatto le mie prime tre ore di lezione in una prima di un professionale. una prima fra le tante, una scuola fra le tante... 23 iscritti ma solo 13 presenti, 8 di loro sono stranieri, 6 sono ripetenti. tre ore passate a leggere con loro il POF, lo statuto delle studentesse e degli studenti, il regolamento d'istituto, il patto di corresponsabilità.
e ho fatto politica.
ho fatto politica perché ho spiegato loro che hanno tutti pari opportunità se si impegnano, perché è giusto così, in uno stato democratico.
ho fatto politica perché ho parlato loro del rispetto che devono avere l'uno per l'altro e per sé stessi, di come devono sentirsi liberi di esprimere le proprie idee e di come devono imparare ad esercitare questa loro libertà, senza ledere quella altrui.
ho fatto politica perché ho spiegato che devono scegliere attentamente i loro rappresentanti, senza eleggere quelli che fanno più chiasso e promettono gite e scioperi, ma valutando la serietà e le competenze (e confesso che ho aggiunto di non prendere esempio da chi abbiamo eletto noi).
ho fatto politica perché ho promesso loro che li rispetterò ma che pretenderò altrettanto rispetto per me.
ho fatto politica perché quando uno di loro, a sostegno di una sua affermazione, ha detto: "l'ho sentito alla tv", gli ho detto di non fidarsi troppo delle televisione che racconta un sacco di balle.
e infine, vedendo che uno di loro aveva disegnato una bella foglia sul quaderno, gli ho chiesto: "che foglia é? perché se è la foglia della Lega ti devo rimproverare, altrimenti posso lasciar correre... secondo te perché?" e lui correttamente (magari anche solo per compiacermi) ha detto: "perché la lega è razzista". e mi sono accorta che avevo fatto di nuovo politica, non solo, l'aveva fatta anche lui.
e domani farò ancora politica, perché mi porterò il discorso di Obama e glielo leggerò, per intero.
e adesso licenziami, mary!


lunedì 14 settembre 2009

culturame parassitario

grazie per averci pensato. un'idea così è rivoluzionaria. e grazie al solito pesciolino... hai paura se ti tolgono l'acqua, eh?

domenica 13 settembre 2009

pronta?

brava lanoisette che hai preparato tutto per domani... ti invidio.
io cerco ancora di non pensarci. e domani vado anche in una scuola nuova (ma temo non molto diversa da quella di prima, un altro professionale)... avrò 5 classi, 3 prime e 2 seconde. che libidine.
ce la racconteremo.
comunque credo che comincerò con il solito tema che ormai propongo ai miei alunni da qualche anno, titolo: io e la matematica. ne vengono fuori di tutti i colori. istruttivo, per chi poi deve insegnare.
buon ritorno a scuola a tutti!

commenti a Campione

sta proseguendo qui e qui il dibattito relativo al merito, carriera, formazione, ecc. di noi insegnanti.
se qualcuno ha qualcosa da dire si faccia vivo!

martedì 8 settembre 2009

Laura, i' vorrei che tu, lo scorfano e io... e tutti gli altri

ho come l'impressione che si stiano creando delle convergenze, che abbiamo seminato dei memi molto virulenti e contagiosi che si sono diffusi in poco tempo e attorno ai quali si stanno coagulando idee e sentimenti. sentimenti, sì. perché anche di sentimenti si tratta. è un "sentire" profondo e personale che ognuno ha manifestato, prendendo coraggio dalle idee degli altri. appoggiato e stimolato dai commenti degli altri. tra noi che (più o meno con i piedi nel fango) ci occupiamo di scuola, ci sono evidentemente molte persone che hanno delle idee ben precise su come vorrebbero la "loro" scuola. non ci ritroviamo, è chiaro, con le idee della marystar, ma nemmeno con quelle di chi magari consideriamo "vicino" politicamente. però ci siamo trovati qui, rimbalzando tra un blog e l'altro, tra un commento e l'altro, dicendoci "la penso anch'io come te!", aggiungendo idee e conferme e suggerimenti che trovavano altre conferme... una reazione a catena.
siamo matti? o siamo tutti asparagi? cosa vogliamo farne di tutte queste buone vibrazioni?
e se riuscissimo a cavarne qualcosa di buono?

domani parto per qualche giorno, a preparare l'altra casa per l'inverno. mi mancherete...
bacio


grazie Barack!

oggi il presidente Obama ha fatto il suo discorso ai ragazzi che cominciano la scuola.
in attesa di sentire cosa dirà la Gelmini (e nel timore che non saranno cose altrettanto interessanti), medito sul fatto che stamattina a radioanch'io alla Carfagna hanno chiesto cosa ne pensava delle donne che vengono sfruttate in televisione solo perché bellocce (mi spiace, ma non ho avuto fegato di sentire la risposta) e che Bellachioma ha detto testualmente che oggi in politica "tutti sono contro tutti e viceversa". attendo chiarimenti sulla logica.

lunedì 7 settembre 2009

lucia, datti da fare!

devo:
  1. stirare una montagna di roba
  2. andare avanti con quelle stramaledette tesine
  3. dare almeno una parvenza di ordine a casa mia
invece son qua che sto dietro a quello che scrivete e mi sto divertendo troppo...

domenica 6 settembre 2009

merito, carriera e poteri al DS, un fantaracconto

ci ho messo un po' ma sono riuscita a trovare un post scritto il 22 maggio 2008 da un mio collega della lista fondanimat di google groups. spero che non me ne voglia se la pubblico. mi ha fatto molto ridere (amaramente) allora ma è attualissima.

1. Più poteri ai Presidi/DS (ancora?).
Insegno nelle scuole superiori dal 1976. Ho conosciuto direttamente e indirettamente una gran quantità di Presidi. Posso onestamente rassicurare qualche scettico che esistono davvero Presidi in gamba. Un paio forse a Roma. Merce rara. (Nessuno si offenda, per favore). Potrei però citare la valanga di situazioni ben diverse vissute in varie scuole: molte sono note ai più, alcune solo ai diretti interessati:
- "20 %" era il soprannome con cui le ditte appaltatrici chiamavano (indispettite) quello che 'ingiustamente' chiedeva il doppio della media degli altri per favorirle. Anche spudoratamente. Usciere: "Professore, può dire al Preside -quando lo vede, se lo vede(!)- che la Ditta X ha lasciato
un pacco per lui in portineria?"
- "Professore, so che lei sarà nominato commissario d'Esame nella scuola privata X, che dirige un mio caro amico. Inutile dirle che dovrà chiudere un occhio, anzi due. Mi capisce, vero?"
- "Signora, suo figlio sarà certamente bocciato. Le consiglio di chiedere il nulla osta e iscriverlo a questa scuola privata..."
- Come mai alcune scuole, situate peraltro in zone periferiche molto mal collegate, avevano sempre un alto numero di candidati privatisti agli Esami di Maturità provenienti da tutta Italia?
- Come mai molti Presidi in pensione dirigono scuole private?
- "Devo dirlo al Consiglio per correttezza (!!?) : se bocciate Rossi non si forma la classe terza!"
- "Non pubblico all'albo le convocazioni delle riunioni sindacali perché i professori le usano per non lavorare" . (E se mi denunciano basta che ricatto il personale di segreteria per dichiarare che i fax non sono mai arrivati.)
- "Le chiacchere stanno a zero. Guardate che se volete continuare a discutere riconvoco il Collegio per domani". Quando si intravede la mala parata il ricatto della riconvocazione funziona sempre nei Collegi. Sperimentato che funziona anche: "Mi sento male, devo chiudere la riunione".
- "Il prof. TalDeiTali fa tanto per la scuola. Ritengo che sarebbe opportuno assegnare a lui una delle funzioni strumentali...". Gratificazione economica per i docenti fidati, anche se incapaci. (A parte ogni giudizio sull'utilità delle funzioni strumentali)
- "Metto ai voti la mia proposta: Chi è contrario?" Mai chiedere i favorevoli, come si deve: è rischioso. Meglio contarli per differenza, così anche chi dorme o è indeciso conta a favore. (Viene il sospetto che lo insegnino ai corsi per Dirigenti)
Potrei andare avanti per ore (e chiunque potrebbe aggiungerne tante), ma ho pietà di voi (già direte: non abbastanza...).
Vorrei solo ricordare - per chiudere con la ciliegina - quel DS strapotente che arrivò a inventarsi di sana pianta e presentare in Collegio Docenti lettere (che poi si rivelarono false) del Segretario di un importante sindacato e perfino del Commissariato di zona (!!) pur di attaccare ingiustamente una docente. In quel caso però esagerò un tantino, e fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Certamente i DS devono avere gli strumenti per lavorare. Ma non possono avere sempre carta bianca. Come avrete capito, io ritengo che i Presidi non siano la parte migliore della scuola italiana. Dobbiamo cautelarci. Bisogna pensare che le leggi dello Stato valgono in tutto il territorio nazionale e non solo nelle zone dove è maggiormente possibile esercitare un controllo sull'operato dei dirigenti.
Chi sceglie di diventare Preside in qualche raro caso lo fa veramente perché gli sta a cuore il buon funzionamento della scuola. In molti casi, invece, perché è stanco del lavoro di docente (che in effetti è logorante), vuole guadagnare di più, in modo più o meno legittimo (a maggior ragione negli ultimi anni, visto che gli stipendi sono saliti alle stelle), migliorare la pensione e/o per il puro gusto del potere.
La chiamata diretta dei docenti è una pratica barbara e clientelare che ci riporta indietro nel tempo e non dà alcuna garanzia di qualità. Il problema dei docenti scansafatiche (che esistono, e purtroppo non sono rari) va affrontato in un modo diverso. Ma non si può certo colpevolmente eludere. Nè si può difendere l'assenteismo (anche se mi insospettisce il fatto che il primo obiettivo preso di mira in questi giorni sia stato proprio il Ministero della Giustizia...per via di qualche caffè. E vorrei chiedere a Brunetta e ai suoi se davvero non frequenteranno mai la Buvette del Transatlantico...)
Il problema della qualità dei docenti è invece un tema delicato, sul quale già cadde anche il Ministro Berlinguer. Non possiamo far finta di non vedere che esistono insegnanti che lavorano male. Ed esorcizzare il problema semplicemente perché è di difficile soluzione. Ma deve essere chiaro che non esistono ricette rapide, e difficilmente la questione si potrà risolvere con un provvedimento ministeriale. Che è invece l'atteggiamento che sembra trasparire dalle dichiarazioni di intenti del nuovo governo: "finalmente ora ci siamo noi" - ma non c'eravate già stati? - "basta con prodi e la sinistra, ora si fa sul serio. Siamo i più veloci del mondo e risolviamo tutto in un baleno: rifiuti, meno tasse ma più soldi, scuola, sanità: tutto funzionerà meglio e costerà di meno. Noi siamo intelligenti e nuovi; loro cretini e vecchi". Fermi un attimo. Parliamone.

2. Docenti più o meno bravi - valutazione e compensi differenziati. [Concedetemi subito una piccola licenza - una divagazione a margine. Ritengo che un docente sia "anche" (almeno in piccola parte) un uomo di spettacolo: in classe serve [anche] una certa presenza scenica per catturare l'attenzione e appassionare (per carità: non dico certo che sia la qualità principale). Secondo voi come attore è più bravo Dustin Hoffman o De Niro?]
Chi valuta gli insegnanti (e le scuole) ? E come? Vogliamo pagare di più i più "bravi"?
Qualcuno dice: è inutile nascondersi dietro un dito, tanto poi "si sa" che la scuola x / la sezione y / il prof. z sono "più bravi". Va bene, ma fin qui questi sono solo "pareri", siano pure largamente condivisi (o meno).
Come dire: compra Dash invece di Dixan, che lava meglio. Oppure la Toyota è meglio della Fiat, vai da questo medico che è bravo, si mangia bene in quel ristorantino (sarà, ma io poi ho vomitato), questo è un bel film, questo libro di testo è migliore dell'altro,...
Cosa succederebbe però se tutto ciò fosse sancito ufficialmente da una SuperCommissione di SuperEspertiQualità, i cui membri sono quelli che hanno capito veramente tutto della vita (?) ?
Il prof. Aristogitone (ricordate Alto Gradimento?) insegna nel corso A. Ed è il più bravo del Liceo "Primo Migliore", secondo i SuperEspertiQualità, ve lo assicura la Gelmini. Infatti guadagna il doppio del prof. Sfigatini, che insegna nel corso Z.
La mamma dell'alunno Genietti lo iscrive alla scuola "Primo Migliore", che secondo i SuperEspertiQualità è la migliore della città (lasciamo da parte il problema del bacino d'utenza, per semplicità). Chiede il corso A. Scopre (ma no?) che il corso A è molto richiesto, più del corso Z (chi l'avrebbe mai detto!). La scuola è costretta a estrarre a sorte. Genietti finisce in Z, con Sfigatini. Come passeranno l'anno scolastico gli alunni della sezione Z , che sanno di
frequentare un corso "ufficialmente" ritenuto di serie B? Sfigatini (che in realtà è un'ottima persona) alla fine dell'anno vorrebbe bocciare Genietti, che non va oltre il 4 (e che detto tra noi è un asino patentato e sfaticato). La mamma va dal Preside (che ora guadagna 10 volte quanto Aristogitone e 20 volte Sfigatini) e dice che l'alunno va male perché Sfigatini è un incapace: se fosse stato con Aristogitone avrebbe certamente 8 o 9 in Matematica. Il Preside va da Sfigatini e gli dice: "Promuovi Genietti o ti licenzio" (la "chiamata diretta" è anche il preludio alla "silurata diretta"). Domanda: che fareste voi se foste Sfigatini?

La Storia finisce così: agli Esami di Stato gli alunni di Aristogitone vanno malissimo, ma sono comunque tutti promossi. Gli alunni di Sfigatini - nella stessa commissione - fanno invece mediamente un'ottima figura, ma i voti vengono in qualche "riequilibrati", dopo l'appassionato intervento dei membri interni della sez. A che rivendicano che un esame di 50 minuti non può cancellare un'intera brillante carriera scolastica nella sezione migliore della scuola migliore.
La mamma di Genietti, che è rappresentante dei genitori in CdI ed il cui marito è un ricco professionista, per risolvere il problema del figlio propone che le famiglie che vogliono iscrivere i pargoli nei corsi migliori paghino alla scuola un cospicuo supplemento di tasse scolastiche. Chi si "accontenta" della sez. Z paga di meno. Il DS ha detto che ci penserà seriamente. Il prof. Vetero, membro del CdI, chiede: "Ma così non stiamo privatizzando la scuola pubblica, discriminando per censo?". Il DS risponde: "Ad ognuno secondo le proprie capacità: è il nuovo motto! Prof. Vetero, se questo non le piace può sempre chiedere il trasferimento!". E rende infine noto al CdI che anche l'anno prossimo il Liceo "Primo Migliore" avrà un contributo statale altissimo (più di ogni altra scuola) per aver ottenuto un risultato eccezionale: 100% di promossi in tutte le classi.

[Un unico vantaggio: ci risparmieremmo le riunioni per le nuove adozioni deil ibri di testo. Ovvio: la scelta è obbligata: il primo testo della lista ufficiale pubblicata dalla Commissione SuperEspertiQualità]

Allora: attendiamo le mosse, e va bene. Attenzione però: l'entropia dell'universo aumenta inesorabilmente e non tutte le trasformazioni sono reversibili. Il compito dunque sembra essere quello di remare sempre contro corrente. Allora meglio cominciare a farlo prima che si prenda troppa velocità. No?
In bocca al lupo!


meglio ridere

mi piacerebbe proprio vedere la faccia di quello(a) che è capitato qui da google cercando il principio del terzo escluso...

sabato 5 settembre 2009

golden dogs

Lila è quella nella foto piccola. le piace dormire distesa a pancia in su, con le zampe attorno al viso, come i bambini quando dormono sereni, con le braccia in alto.
ha quasi 6 anni. l'ho presa un mese prima che l'ex se ne andasse. forse l'ho fatto per dispetto, visto che lui non aveva mai voluto un cane, già i figli gli davano troppi problemi. forse l'ho fatto per vedere se restava nonostante il cane, se era disposto a sacrificarsi per me. che cretina! uno già pronto ad andarsene con un'altra... quando mai? in parte, sicuramente, l'ho fatto per Paolo speravo che un cucciolo lo avrebbe distratto da quella rottura, da quella ferita. o speravo che avrebbe distratto me, chissà... beh, lì ci ho preso, perché ha fatto bene a tutti e due.
il nome lo avevo scelto prima ancora di sapere che l'avrei comprata. mi è sempre piaciuta la storia di Lilavati, una delle poche donne che compaiono nella storia della matematica e Lila aveva un bel suono, dolce e breve ed è stato il mio nickname per tanto tempo.
Rory è sua figlia, quella che nella foto dei cuccioli è con la lingua fuori. avevamo venduto tutti i cuccioli tranne lei e così ce la siamo portata "temporaneamente" in vacanza, nella speranza che qualche acquirente si facesse avanti. eravamo restii a darle un nome, temendo che una volta "battezzata" non avremmo più avuto il coraggio di venderla (e così è stato). a dire il vero avrebbe dovuto chiamarsi Dory, come la pesciolina svanitella di "Nemo" (e ci stava proprio perché è altrettanto svarionata) , poi abbiamo optato per la figlia di una mamma per amica. Desdemona è il nome che ha nei documenti ufficiali e i suoi fratelli erano Puk, Re Lear, Mercuzio, Cordelia, Ofelia e Miranda. Shakespeare è la passione di tutti noi...
Lila è una nuotatrice instancabile. si farebbe scoppiare il cuore pur di restare a nuotare per ore e quando la costringiamo a stare in spiaggia resta seduta a controllare la situazione, come un bagnino di baywatch: se vede qualcuno che si agita in acqua deve correre a salvarlo...
Rory non ha ancora capito che non può correre sull'acqua come fa sui prati... è un salame totale. mangia qualunque cosa: quando aveva un anno, nel giro di un paio di settimane si è fatta fuori 3 telecomandi, una scatola di maalox (per digerirli, forse), 3 ciabatte (tutte sinistre) e 25 euro (gli ultimi che avevo). è convinta che Paolo sia suo fratello, compagno di giochi e scorribande che nessuno deve permettersi di rimproverare. quando sono arrabbiata con lui e magari alzo la voce, Lila scappa di sopra sotto il letto di Nichi o Giulia, con l'aria di dire : la mamma ha le paturnie, meglio girare al largo. Rory invece si mette tra me e lui e mi guarda con la massima disapprovazione. sono gli unici momenti in cui ha un atteggiamento coraggioso, per il resto Lila è la più dominante, convinta che, in assenza del maschio alfa in casa, il ruolo di capobranco spetti a lei, almeno quando io non mi impongo...
in questi giorni sono a casa da sola, tutti i figli sono in giro, ma mi sento al sicuro, con quelle due. se qualcuno con un passo diverso da quelli noti passa davanti al cancello loro abbaiano furiosamente. se poi questo qualcuno entrasse, gli butterebbero festosamente le braccia al collo, ma i ladri questo mica lo sanno... Lila veramente è un po' inquieta perché non le piace il vento e ha paura che arrivi un temporale, per cui passa il tempo in sottoscala, nel suo personale rifugio antipanico. ma se sente qualcuno arrivare, fosse anche l'omino della bofrost, si fa sentire.

ora sono qui ai miei piedi che russano. Lila debitamente gambe all'aria e Rory distesa tutta lunga a tappetino. mi fanno dannare e stargli dietro è un bel lavoro, ma se non ci fossero loro... non conto più le volte che sono tornata a casa distrutta, disperata, con la voglia di scappare lontano, ma davvero lontano. e poi apro la porta di casa, le vedo corrermi incontro scodinzolando felici, come se io fossi il centro del loro mondo... i miei tesori...

venerdì 4 settembre 2009

meritiamo ancora qualcosa...

nel post di ieri mi è rimasta fuori qualche questione (anzi tante ma devo piantarla di scrivere qui e darmi da fare con le tesine, ostrega!). due righe sole perché non posso sempre sproloquiare dallo scorfano...
merito, di cui ieri ho parlato ma tralasciando quello degli studenti. sarei tentata di dire che tanto non ce n'è molto, ma lasciamo perdere. premetto che vale lo stesso discorso di ieri: in sostanza, non c'è nessun merito nel fare il proprio dovere. se si sceglie di andare a scuola si studia, se no vai ad arare i campi, che fra parentesi è un lavoro bellissimo. come dice Lucio Russo (ingiustamente odiato da tanti, soprattutto a sinistra, perché ha il coraggio di dire pane al pane), non è che dobbiamo essere tutti dottori. e se sei a scuola non è che fai il tuo dovere prendendo tutti sei per il rotto della cuffia, devi imparare bene, diciamo almeno da sette... e con questo arriviamo alle eccellenze, che in mancanza di merito sono ben rare, ma che dovremmo valorizzare... diamogli una borsa di studio, permettiamogli di frequentare l'università, che altro si deve fare? (ma ci sono fondi? nella mia scuola professionale c'è qualcuno di meno peggio degli altri, che magari vorrebbe andare all'università, ma ha un sacco di problemi con i test d'ingresso. volevo organizzare dei corsi di preparazione per loro, ne erano entusiasti, ma il mio preside non mi ha finanziata... vabbè, non sono eccellenze ma eccezioni, però...)
ancora una volta il problema è mal posto, soprattutto grazie a quelli che del merito si inebriano.
più che valorizzare le eccellenze dovremmo fare in modo di capire le individualità. ne ho scritto qui e anche qui. da un punto di vista e per una storia completamente personali, è vero, ma come mio figlio ce ne sono migliaia.
ripeto: dobbiamo mettere tutti in condizione di essere promossi ma dopo averlo fatto non dobbiamo avere paura di bocciare perché solo così metteremo in risalto il merito. promuovere tutti per paura dei ricorsi, perché se no sballano le statistiche sul successo scolastico degli alunni, perché "sì, non ha le competenze ma ha socializzato con i compagni" e quanto di più deleterio possiamo fare per i nostri alunni.
il problema sono i sommersi non i salvati. e capire perché affogano.

P.S. mio figlio è stato bocciato, quest'anno, in prima liceo. e la bocciatura ci stava tutta. se la meritava.

dieci cose che so di me

Thumper raccoglie un invito di LGO che a sua volta è stata invitata da Monica (donne della rete, quanto vi amo!) a scrivere 10 cose vere su di sé e passa la palla in giro... vista la pesantezza del post di ieri, mi accodo volentieri...
  1. sono laureata in matematica, ma ho fatto il biennio ad astronomia. però mi ero iscritta a lettere. perché volevo fare veterinaria ma mia mamma non me l'ha permesso. e pensare che subito dopo la maturità avevo deciso di fare la hostess (allora avevo il fisico)...
  2. non mi guardo allo specchio se non per truccarmi. non so chi sia quella che viene riflessa, io no di sicuro! io sono più giovane e più magra. soprattutto più magra.
  3. amo i miei figli sopra ogni cosa e mi riempie di gioia il fatto che loro mi parlano (hanno avuto precise istruzioni in proposito e le seguono, forse anche perché io li ascolto).
  4. dico sempre la verità. altrimenti taccio. salvo, si capisce, quando la verità risulterebbe offensiva. ad esempio non ho mai detto al mio preside: lei non capisce un tubo.
  5. sono molto diplomatica e quando c'è da dire al preside che non capisce un tubo i colleghi mandano avanti me, perché so trovare le parole giuste, pare...
  6. non sopporto l'arroganza e l'ignoranza.
  7. sono separata (e qui ci sarebbero almeno 100 cose da dire a commento, ma lasciamo perdere) non posso dire "felicemente".
  8. sono irrimediabilmente e perdutamente innamorata di Marco Travaglio.
  9. nonostante le apparenze, godo di una scarsissima autostima e sono sempre alla ricerca di conferme e approvazione.
  10. "ridere è la sola maniera che conosco per non piangere" (se qualcuno sa chi l'ha detto, per favore, me lo dica), sarà per questo che spesso faccio il pagliaccio.
avanti il prossimo!

giovedì 3 settembre 2009

come la penso su un po' di questioni

ieri lo scorfano (sia lode a dio per la sua esistenza) si è occupato del problema dei precari.
è un problema serio che non ottiene la giusta attenzione da parte di nessuno: media, governo, addetti ai lavori, famiglie... un numero enorme di persone che fino all'anno scorso hanno insegnato o lavorato in altri ruoli nella scuola (ricordiamoci che ci sono anche gli ATA) quest'anno resteranno a bocca asciutta, a spasso. non perché non siano qualificati ma perché non ci sono più classi in cui insegnare o scuole e segreterie in cui lavorare, a causa della politica della maryfallingstar, che ha tagliato, accorpato, chiuso, ridotto, in nome di vaghi discorsi sul merito, sull'autonomia, sul ritorno al maestro unico... fino a permettere di fare classi con 30 e più alunni, cosa che cozza persino contro le norme sulla sicurezza, a maggior ragione oggi, con la pandemia influenzale in arrivo.
i commenti al post sono stati ovviamente numerosi e articolati e come sempre li ho letti con attenzione (ormai sono scorfano-addicted). verso la fine è arrivato anche il commento di un blogger molto noto, nel quale mi sono imbattuta altre volte e con il quale dissento quasi sempre quasi totalmente, nei contenuti e nei modi. non sono riuscita a tacere e l'ho detto, scusandomi perché mi dispiace fare polemiche in una casa che non è la mia.
vorrei cercare di spiegare perché certe posizioni mi danno sui nervi.
purtroppo sono posizioni sostenute da molti che hanno a che fare con iMille, dico purtroppo perché sarei tendenzialmente piuttosto di sinistra, sarei tendenzialmente piuttosto incline a guardare con speranza al loro movimento, ma quando parlano di scuola mi fanno cadere le braccia e anche altro (ovviamente questo non vale per lo scorfano, che tiene una rubrica lì). ho provato ad intervenire in qualche discussione (qui per esempio mi erano proprio girate ad elica), ne ho seguite molte, perché speravo di trovare una sponda, un po' di interesse per i problemi della scuola, un po' di sane idee... non dico che mi aspettavo di sentire qualcosa di sinistra, ma almeno qualcosa di sensato... invece proprio no. non contenta, ho curiosato su chi scriveva e letto altro di quel che pensavano, ma non ho cambiato idea, anzi. mi sono solo innervosita di più.
per cui, Champ, se vuoi sapere cosa mi dà fastidio, ti accontento. non pensare di essere da solo: quel che dico per te vale più o meno anche per gli altri millini, Scorfano e Giacomo esclusi.

primo: siete un po' spocchiosi, leggermente snob e piuttosto convinti di aver capito tutto e di fare delle affermazioni assolutamente vere. e già questo, a una che ha quasi sempre tanti dubbi, potrebbe bastare.
secondo: quasi nessuno di voi insegna ma vi piace molto pontificare sulla scuola (e sputtanare soprattutto gli insegnanti). temo anche che quasi nessuno di voi abbia a che fare con la scuola nemmeno indirettamente, tipo con un figlio in età scolare o un parente... insomma non avete informazioni di prima mano, non vivete la situazione sulla vostra pelle. quando va bene siete all'università e allora va bene per modo di dire. provate a venire in classe con me per una settimana... forse anche solo per tre giorni potrebbe bastare. almeno vi fareste qualche domanda in più.
terzo: siete affascinati dalle parole della marystar. merito, reclutamento e valutazione sembrano gli unici paradigmi sui quali costruire la nuova scuola. non solo: spesso siete convinti che lei stia davvero facendo una riforma. è uno scempio, non una riforma! c'è differenza, mi pare...
quarto: invece di svelare le cagate che si stanno facendo al ministero ve la prendete con gli insegnanti che sono quasi sempre fannulloni, pagati anche troppo per quello che fanno e che si devono rassegnare a prenderla in quel posto perché ormai non c'è più trippa per gatti...
...mi dispiace, ma non sono d'accordo su quasi nulla.

e, alla rinfusa (perdonatemi, ma le idee viaggiano più veloci delle dita sulla tastiera,) posso dire come la penso su alcune cose.
cominciamo dall'orario di lavoro, che secondo me è uno dei nodi cruciali (e una delle mie fissazioni): fateci stare a scuola per 36 ore alla settimana (ovviamente con un ufficio a disposizione). questo segherebbe le gambe a tutti i doppiolavoristi e a quelli che insegnano solo come ripiego e semplificherebbe la vita a chi lavora con coscienza. se qualcuno provasse a farlo diventare legge le graduatorie si dimezzerebbero, almeno.
la formazione: dobbiamo essere sicuri di avere insegnanti preparati nelle discipline che insegnano, basta con la fuffa didattico-pedagogica. io so e spiego, tu stai zitto e studi. e se non hai voglia, passi lunghi e ben distesi. sto esagerando, spero sia chiaro, e ci sono molte differenze tra la scuola primaria e la secondaria di primo e secondo grado... ma davvero, i deliri che sento spesso sulla didattica e dintorni sono veramente la causa di tanti mali. non posso mettermi a fare il saltimbanco per interessare i miei alunni alla matematica... posso trovare delle strategie, presentare le cose in modi diversi (e lo saprò fare solo se conosco bene la mia disciplina), ma se devo insegnare le tabelline devo sapere le tabelline, a che servono e perché, non conoscere a menadito tutte le questioni riguardanti l'età evolutiva... e poi magari dire ai bambini di fare i conti con la calcolatrice perché l'ultimo pedagogo modaiolo dice che se no si stressano.
l'aggiornamento dovrebbe essere obbligatorio (compreso in quelle 36 ore) e gratuito. quest'anno ho fatto un corso di perfezionamento che è stato una goduria.. ed era completamente disciplinare! solo che ci ho speso soldi del mio (magro) stipendio.
il reclutamento se non si cambia la costituzione deve avvenire per concorso. e deve essere seguito da un periodo di pratica con un tutor e da una valutazione periodica. chi deve valutare il lavoro di un insegnante se non altri insegnanti? non gli studenti e le famiglie che non sono competenti. non i presidi (di cui dirò dopo) che metterebbero in atto (lo fanno già) tali e tanti voti di scambio da far impallidire... solo i miei colleghi. esperti e non. non tutto il collegio docenti, solo una commissione che dovrebbe essere rinnovata ogni anno, per impedire favoritismi, e magari essere anche di altre scuole. ovviamente se non si ottiene una valutazione positiva si torna sotto sorveglianza del tutor e se la cosa continua, aria. la chiamata diretta però è una cagata (vedi sotto).
i presidi dovrebbero sdoppiarsi: uno che fa il manager e si occupa di questioni organizzative e amministrative e uno che si occupa della didattica. ci manca una figura di riferimento a cui rivolgerci se abbiamo dei problemi, qualcuno che giri per la scuola ed entri nelle classi, che richiami i ragazzi e i docenti che non si comportano bene (ovviamente non i secondi in presenza dei primi come ogni tanto accade...). così com'è adesso non va affatto bene. i presidi guadagnano di più quando hanno più studenti (e di qui il velato invito a non bocciare...), quando hanno più studenti con handicap (indipendentemente da come vengono seguiti) e tendono ormai a vedere gli alunni e le famiglie come utenti (che solo la parola mi fa schifo, riferita ad un discente). così l'unico loro timore è quello che qualche genitore faccia ricorso perché hai guardato storto suo figlio o perché addirittura lo hai bocciato.. e non è un bel vivere, vi assicuro. stando così le cose, chi ha davvero l'ingenuità di credere che i presidi, se potessero assumere per chiamata diretta, preferirebbero un docente "bravo" a uno che non crea problemi (e promuove serenamente)? non ne hanno alcun interesse.
dimenticavo: il merito... ma cos'ha questa parola di tanto libidinoso da affascinare così tanto? dico un'ovvietà: devo fare bene il mio mestiere, se no aria. la questione non è premiare chi lavora bene, che fa solo il suo dovere, è mandar via chi cazzeggia! detto questo, se si parla invece di progressione di carriera allora è un altro paio di maniche... sarebbe auspicabile che anche per gli insegnanti ci fosse la possibilità di diventare "ordinario". ma per favore lasciamo perdere i progetti legati al pof, a meno che essi non abbiano una chiara connotazione disciplinare. mi spiego: se dovessi pensare che farà carriera il mio collega che si occupa della valutazione della scuola (facendo questionari con domende tipo " pensi che i tuoi insegnanti siano gentili?") o quello che approva i viaggi d'istruzione, o quello che ha il corso di yoga... mi si rivolterebbero le budella. per una eventuale progressione di carriera deve contare la tua esperienza e la tua cultura, non le cagate che ti sei inventato di fare solo per raggranellare qualche soldo in più. si deve progredire per concorso e per valutazione sulle competenze (con prevalenza disciplinare ma senza tralasciare quelle informatiche, legislative e didattiche). maniaci progettatori e funzioni obiettivo niet.
e i precari? qui non so, francamente, come si possa risolvere la questione senza salvare capra e cavoli. però così no, orcaeva... c'è gente che ha lavorato per almeno nove anni (l'ultimo concorso ordinario è del 2000 o forse anche del 1999, era quell'inverno lì) e se hanno lavorato vuol dire che il posto per loro c'era, facevano comodo per raccogliere i pomodori da settembre a giugno... e adesso tutti a casa, abbiamo scherzato? se si risentono non hanno tutti i torti! forse sarebbe il caso di congelare tutto per un po' di anni, mettere in ruolo almeno chi ha una certa anzianità di precariato (previo concorso, ovviamente) e riparlarne fra quattro o cinque anni elaborando nel frattempo un'altra strategia... e tornare all'organico funzionale non sarebbe una cattiva idea.

Champ, ho risposto almeno a qualcosa?
per spiegare perché penso queste cose devo anche dire che la mia situazione, ultimamente, non è delle più leggere: ho una certa età e la pazienza comincia a farmi difetto, negli ultimi anni ho insegnato matematica in un professionale (dove sta il 30% dei fanciulli che proseguono dopo le medie, quindi non è un'isoletta), che credo sia una delle cose più frustranti... mi ritrovo a fare la baby sitter, la maggior parte delle volte, ma non è per questo che ho studiato tanto. mi trovo costretta a ridurre il programma di anno in anno e ultimamente ho dei totali analfabeti matematici. le famiglie sono inesistenti e gli alunni sono dei piccoli teppisti, nei casi più fortunati... e sono sconsolata. perché vedi, Champ, parlate troppo spesso di questioni "burocratiche", ma i problemi della scuola sono altri e ben più gravi. il problema è che i ragazzi sanno sempre meno, e crescono sempre più ignoranti e più ignoranti sono più cadono preda delle sirene della tv (veline, tronisti e calciatori, per citare i meno dannosi) e voteranno sempre più per il nano che li rincoglionisce...
non credo in una scuola che promuove tutti, credo in una scuola che mette tutti nella condizione di essere promossi, ma questa condizione non si raggiunge senza rigore, a partire dalle elementari. dove per rigore intendo che le cose si devono insegnare bene, poche ma buone, a tutti e chi non ha imparato, dopo che è ststo fatto tutto, ma proprio tutto per aiutarlo, si ferma e ripete. il fatto che nella scuola dell'obbligo si cerchi di fare di tutto e di più, (ma alla membro di segugio) senza attendere che tutti abbiano imparato, è quanto di più discriminante possa esistere.
stiamo perdendo una generazione, forse anche due... e non ci rendiamo conto del disastro che ciò comporterà.