Non so che quindicenni frequentino Israel e Ricolfi:
magari sono abituati a discettare di letteratura italiana delle origini
con somma competenza: in ogni caso siamo sicuri che siano in grado di
leggere davvero una previsione meteo? Che sappiano usare una cartina di
Roma? Sono competenze che, certo, non sostituiranno mai “la ricchezza
lessicale, la finezza argomentativa” (sempre Ricolfi) eccetera eccetera:
però sono pur sempre competenze che il mercato del lavoro richiede, che
tutti danno per scontate e che no, oggi non sono affatto scontate.
Soprattutto, ha senso intestardirsi a insegnare la fondamentale
letteratura italiana a chi forse non ha ancora capito come si legge una
previsione meteo? Perché io ho il tremendo sospetto che a molti
quindicenni di oggi a cui chiediamo pareri personali e articolati su
Pirandello o Manzoni (tutta roba facilmente raccattabile tra wikipedia e
yahoo answers, comunque) non sappiano davvero usare le cartine e non
capiscano un manuale di evacuazione in formato testuale: spero
ovviamente di sbagliarmi; non vedo l'ora che un test su base nazionale
mi dia torto.
mi crolla un mito...
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