lunedì 16 gennaio 2012

58

ah, beh, questo è proprio bello! soprattutto nella sua noncototienza...
alè, avanti un altro...

domenica 15 gennaio 2012

grovigli






ci dev'essere un grosso nodo nel mio karma, un groviglio nel flusso della mia vita che non riesco a sciogliere e che mi impedisce di vivere. mi servirebbe una spada.



mercoledì 11 gennaio 2012

Lila

Dio si fermò un momento dopo aver creato il cane per guardarlo...e seppe che era buono, che non aveva tralasciato nulla, che non avrebbe potuto fare meglio.
(R. M. Rilke)
se dovessi descriverla in una parola, direi testarda. nessuno era bravo come lei a fare quello che voleva e a far finta di non capire che invece non doveva farlo.
poi era una ladra nata: non si poteva lasciare qualcosa da mangiare alla sua portata, fosse anche un misero pezzo di pane (anzi: soprattuto un pezzo di pane!), che lei era bravissima a indovinare quando tu giravi l'occhio per scattare come un serpente a rubarlo. guai a far cadere cibo cucinando: arrivava di corsa. negli anni si è mangiata di tutto: pasta cruda, fritture bollenti, surgelati. qualunque cosa, una volta caduta per terra, era sua. una volta si è fiondata sulla sedia e con le zampe sul tavolo si è divorata wurstel e puré bollenti dal piatto di Paolo. uno degli ultimi san martini di pasta frolla che abbiamo fatto era rimasto sul tavolo, la sera e poche ora dopo ne abbiamo trovato solo le briciole. posso solo immaginare la festa che hanno fatto, lei e sua figlia.
adorava nuotare. l'avessi addestrata per il salvataggio in acqua, sarebbe stata una campionessa. fuori dall'acqua stava seduta con gli occhi fissi sul mare, controllando tutto e tutti. e se qualcuno al largo faceva troppo casino lei strepitava per andare a "salvarlo". per non parlare delle palline tirate in mare perché andasse a riprenderle e dei suoi tentativi di tirare a riva anche le boe...
con l'andar degli anni era si era convinta che le spettasse la condivisione del ruolo di capobranco ed era protettiva con i miei figli: una volta ha tirato una ringhiata al moroso cretino della Nichi solo perché secondo lei si era preso un po' troppa libertà. non le piaceva, e aveva ragione, si è visto poi, e non li lasciava mai soli.
però se qualche volta mi capitava di arrabbiarmi e di alzare la voce lei scappava di sopra, da Nichi o da Giulia, e si metteva sotto il letto. la mamma è arrabbiata e non capisco perché...
se mi vedeva triste mi seguiva senza mollarmi, se mi mettevo a piangere era l'unica a consolarmi, e anche l'unica a vedermi... aveva un sesto senso, come tutti i cani, per capire le tue emozioni. se sono ancora qui credo di doverlo a lei.
spero che stia nuotando felice al largo di Rovigno...