gli Stati Uniti hanno il primo presidente nero della storia. c'è grande aspettativa per quello che farà... io spero solo che dia una bella imbruttita a Silvio, se mai capiterà in Italia. spero anche che quelli là si sentano meno tronfi, ora, meno sicuri. ma chissà...
stamattina andando a scuola sentivo le notizie alla radio e ho pensato che stavo assistendo ad un momento storico veramente eccezionale. poi mi sono venuti in mente tutti gli altri che ricordo, che sono tanti e tutti eccezionali. ero piccola quando è stato assassinato JFK e ne conservo un ricordo terribile. e il primo uomo sulla luna, la notte che siamo stati svegli, io e papà, a guardare quel primo piccolo, tremolante, grande passo. il muro di Berlino che veniva giù, demolito dalle martellate di centinaia di persone incredule e felici. quante cose sono successe in questo mondo, quante ormai ne ricordo come se fossi una nonna che racconta vecchie storie ai nipotini. mi sento vecchia, a volte. la mia vita è ormai per la maggior parte dietro di me. di quello che ci sarà davanti non so che pensare, non so cosa aspettarmi. non so se aspettarmi qualcosa.
se n'è andato Michael Crichton e non sapevo nemmeno che fosse malato. ho letto tutti i suoi libri e lo sentivo quasi come un amico, un fratello, uno con cui ami discorrere e confrontarti. lo trovo geniale. le sue storie hanno spesso affrontato questioni che sul momento sembravano fantascienza, ma che finivano per diventare estremamente reali ed attuali nel giro di poco tempo.
mi mancheranno i suoi nuovi libri. Travels mi segue ovunque vada.
intanto Paolo ha ricominciato a parlare di morte. e mi sento i brividi. speravo che fosse passata, e sarà vero che è normale che gli adolescenti ne parlino, ma mi sento i brividi lo stesso.