domenica 4 luglio 2010

te la do io la manovra

ho ricevuto questa mail da un mio collega di matematica. l'idea non mi sembra male. passate parola, se vi va.


Gentili colleghi/e,
vi invio queste righe per chiedervi un parere.
Una premessa: la manovra economica che sta per essere varata dal governo - lo sappiamo tutti - ci colpisce in modo pesantissimo e, soprattutto, iniquo: per brevità, riporto da un sito sindacale (un sindacato "moderato", lo Snals):
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«Non solo è previsto, come per tutto il pubblico impiego, il blocco del rinnovo dei contratti, con il quale si impedisce ogni adeguamento delle retribuzioni al costo della vita, che resteranno ferme per almeno tre anni, sia quelle fondamentali che le accessorie. Alla scuola è riservata un’altra pesante penalizzazione: quella del blocco della progressione economica oltre a quella dello spostamento di ogni confronto sindacale alla fine del 2012 per la contrattazione del compenso individuale accessorio, per il personale ATA, e della retribuzione professionale docenti. Ai lavoratori della scuola, al personale ATA e ai docenti italiani si blocca la progressione economica. Si cancellano tre anni di lavoro: non hanno valore ai fini giuridici, vengono messi tra “parentesi”, valgono solo come un trascorrere del tempo in costanza di servizio, ma niente di più.  Al personale ATA e al personale docente che alla fine riuscirà a raggiungere i 35 anni di servizio, requisito minimo per ottenere il diritto alla pensione, lo Stato gliene conteggerà solo 32 per la progressione economica di carriera, impedendo quindi il raggiungimento dell’ultima posizione stipendiale. E questo costerà ai lavoratori un danno che subiranno per sempre, con effetti dunque sulla pensione e sulla liquidazione. (...) Anzi sono dirottate su altri bisogni finanziari del servizio di istruzione le risorse dell’articolo 64 della manovra del 2008, che invece dovevano integrare quelle contrattuali per la valorizzazione professionale, unica misura compensativa che destinava il 30% dei risparmi per l’unico obiettivi di qualità che era stato individuato. Agli insegnanti, che hanno una retribuzione media annuale di 25.000 euro, viene tolta in media una mensilità all’anno, ma per alcuni ancora di più.  E’ come se si prelevasse dalle loro tasche la tredicesima, una parte di salario dovuto per una prestazione lavorativa. Non è poi così diverso dal mettere le mani in tasca per togliere soldi con altre o maggiori tasse. Eppure, niente è chiesto a chi guadagna 90.000 euro all’anno. Un sacrificio minimo al 5% scatta per chi guadagna tra 90 e 150.000 euro, mentre solamente per l'importo eccedente i 150.000 euro è applicato il taglio del 10%. Per essere chiari: chi guadagna 100.000 euro ne paga 500, la metà di un collaboratore scolastico; chi guadagna 160.000 paga 4.000 euro, non molto di più di un professore delle scuole superiori.»

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Secondo i calcoli di un'altra sigla sindacale (Flc cgil), la perdita media per un docente di scuola secondaria II grado è di 1990 euro (si va dai 1188 euro per chi è nalla fascia 3-8 anni ai 2987 per chi è nella fascia 21-27).
Di fronte a questa manovra, altre categorie (dai poliziotti ai magistrati ai docenti universitari) hanno protestato o protesteranno. Hanno potere: otterranno. Sembra che solo noi insegnanti di scuola, che di potere non ne abbiamo, possiamo essere presi a schiaffi impunemente.
I nostri scioperi - lo sappiamo - non interessano a nessuno, non servono a nulla, se non a trattenerci dallo stipendio (magro) ulteriori quattrini (e di questo non ce n'è proprio bisogno). E allora? Non fare nulla? No: si tratta di trovare forme alternative, nuove ed efficaci (se condivise e diffuse) di protesta.
A ben vedere, noi disponiamo di almeno DUE strumenti potenzialmente assai "forti", e privi di controindicazioni (perchè perfettamente nell'ambito della legalità), per farci sentire. Strumenti che potrebbero generare danni economici notevoli (i SOLI argomenti in grado di ottenere l'attenzione dei decisori):
1) Il turismo scolastico "vale" come fatturato almeno 375 milioni/anno (http://static.touringclub.it/store/document/219_file.pdf): di più, se si considera l'indotto. I viaggi di istruzione passano per i collegi docenti, e per i singoli colleghi disposti (ma NON obbligati) a fare da accompagnatori: perché non azzerare questa voce, bloccando ogni viaggio di istruzione, come strumento di protesta (aspetto - ovviamente - da sottolineare bene)?
2) Adozioni dei libri di testo per il prossimo (2011/12) anno scolastico: secondo i dati ufficiali dell'AIE, l'editoria scolastica "vale" la cifra non indifferente di 676,8 milioni di euro (http://www.aie.it/Portals/21/Files%20allegati/sintesiRapporto2009_R.pdf). Le adozioni passano per i consigli di classe, prima, e per i collegi docenti, poi. Ma i docenti potrebbero legittimamente decidere di non adottare alcun testo scolastico, ricorrendo a materiale autoprodotto/trovato in rete (dove si reperisce veramente di tutto), ovviamente nel rispetto della legge sui diritti d'autore. Scrivere gli esercizi alla lavagna o distribuire qualche fotocopia è scomodo? Certamente. Ma non ne vale la pena?
Stiamo parlando potenzialmente di oltre UN MILIARDO di euro all'anno. Un miliardo (potenziale) ogni anno.
Basterebbe che almeno un collega proponesse l'idea ai collegi docenti, al momento delle delibere: naturalmente se alla manovra non saranno apportate quelle correzioni (soprattutto la rimozione del devastante blocco della progressione economica) in grado di cancellare le macroscopiche, inique misure punitive nei confronti della nostra (unica!) categoria di personale della scuola.
Che ne pensate? Mi sfugge qualcosa?
Se a vostro parere l'idea è buona, si tratterebbe di "farla girare" tramite la rete. Via email (o con altri mezzi che io non frequento e che lascio ad altri più bravi di me: facebook? o cose simili) e con un po' di partecipazione, la diffusione sarebbe esponenziale. E non sarebbe neppure molto difficile arrivare a fare notizia sulla stampa...
(Un'ultima cosa: non mi dite, vi prego, che così si danneggerebbero "terzi": gli operatori turistici, gli editori. Lo so bene, e non me ne rallegro. Anzi. Ma non ci vanno di mezzo SEMPRE "terzi", quando una categoria - dai medici agli avvocati, dai camionisti agli autoferrotranvieri - protesta? Non siamo noi insegnanti i "terzi" rispetto a chi fa pagare a noi, e ai nostri stipendi più bassi d'Europa, il peso dei conti a catafascio - ossia gli errori degli altri? Non sarebbe ora di finirla, e magari chiedere un po' di più a chi ha molto di più?). 
Un caro saluto (e scusate la lunghezza: non ho avuto abbastanza tempo per essere più breve...)
Ivan
 

6 commenti:

  1. Lucia, I keep writing in English although we are both Italian, ( I love English more than my first language) it's a tremendous surprise you got in contact with me through my blog making me discover that you are a teacher,like me and of my same age and city. I teach in English in San Donà di Piave but I live in Venice. I have been thinking for ages of starting a teachers' blog to find contacts with teachers and denounce, denounce, denounce the horrible condition of the Italian school system. But something has been keeping stopping me: my own first language, it wouldn't make any sense to start such a blog in English!
    Anyway I am by all means going to follow your blog regularly. Let's keep in touch then and many, many thanks.
    Davide ( Tommaso )

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  2. Let's keep in touch, here I mean, a much better place than the other we'll leave, I hope, running for dear life, on the very Tuesday afternoon ( I didn't realize it was you, dear colleague, because you reported you live in Venice. I forgot there is a bigger Venice than this historical sandbar patchy- puzzle!)
    I have got a dog too, it is a she, her name is Ginger for the colour of her fur.
    Davide

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  3. hahaha! you said to google you, and I did! and it was no surprise to discover you are a poet. but I'll read your poems when I'll be in a different mood: now I'm so tired that I couln't appreciate them.
    my blog is not as poetic as yours, and my identity is somewhat hidden... I'm always afraid my kids (their age vary from 27 to 16 but they're olways kids for me...) can stumble here and read about what their mother really feels. I don't speak only about school, it's mostly about myself and my blues, so you're warned...
    but let's keep in touch: I'll improve my english and you're welcome if you want to use these virtual pages to complain about school...

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  4. Your English is marvellous, it will enjoy any further improvement with that kind of enthusiasm that marks an unquenchable passion.

    Davide

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  5. Proposta fatta gli ultimi due anni scolastici in due diverse scuole. C'è sempre qualcuno che poi si alza e dice ma anche no. E' che siamo una categoria così, non dico come.
    Forse bisognerebbe muoversi da soli.

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  6. hai ragione... però, magari arriva il momento che uno si incazza davvero. l'ultima goccia che fa traboccare il vaso, che non è diversa dalle altre, è solo l'ultima...

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se non sei d'accordo con me, dimmelo gentilmente.