martedì 11 marzo 2008

ma guarda un po'...

bene, al DS e alle prof devono essere fischiate le orecchie, perché oggi mi hanno telefonato per convocarmi a colloquio, per discutere della situazione di Paolo...
e che gli dico? litigo? mi mostro calma e conciliante? vogliono bocciarlo? dicono di no, però...
mah...

2 commenti:

  1. Se ti hanno chiamato vuol dire che hanno qualcosa da dire, spero. Quindi, secondo me, la cosa più opportuna è predisporsi all'ascolto e cercare prima di tutto di capire quale analisi hanno fatto della situazione, quali strategie hanno intenzione di adottare, ecc. Sarei calma e conciliante, come dici tu. Farei domande, domande, domande. "Spiegatemi, fatemi capire che cosa devo fare" ecc. Prenderei tempo per riflettere, sia durante il colloquio che dopo. Proverei a fare delle ipotesi di strategie, di comportamenti da adottare, chiedendo magari agli insegnanti che cosa ne pensano. Poi mi lascerei calare dentro tutto quello che è venuto fuori dal colloquio, qualche ora, qualche giorno. E poi agirei, scrivendo, litigando (se è andata male) o, te lo auguro, richiedendo un altro colloquio per approfondire quello che avete detto e per definire meglio la situazione.
    Io farei così, ma naturalmente è facile dirlo da centinaia di chilometri di distanza. Spero che non siano aggressivi o superficiali e, se anche lo fossero, spero che troverai la forza per trattenere la rabbia (almeno in questo colloquio).
    In bocca al lupo,
    Silvio

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  2. spero di riuscire a fare come dici... ma dopo anni di problemi, essere convocata a tre mesi dalla fine, mi sembra proprio idiota.
    bacio

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