i video che ho postato ieri qui mi sono arrivati dalla lista cabrinews, lista di discussione sul software cabri e su un po' di altre questioni matematiche. da quei video è risorta la vecchia polemica sugli insegnanti di matematica delle elementari (che non sono laureati in matematica, e a volte non sono laureati) e ancora di più su quelli delle medie (che per la maggior parte sono laureati in scienze, biologia, geologia...). insomma noi "matematici" abbiamo un po' la puzza sotto al naso e ci piace dare la croce addosso a quelli che riteniamo poco competenti.
c'è del vero, occorre dirlo. la prof di mio figlio (geologa) sosteneva che ruotando un quadrato in modo che la sua diagonale sia verticale diventa un quadratorombo e, dato che spesso ho le prime classi delle superiori, mi accorgo delle stupidate che i fanciulli hanno in testa, dovute ovviamente a carenze dei docenti... però mi vengono sempre in mente queste parole:
"La differenza tra noi e gli allievi affidati alle nostre cure sta solo in ciò: che noi abbiamo percorso un più lungo tratto della parabola della vita. Se gli allievi non capiscono, il torto è dell'insegnante che non sa spiegare. Né vale addossare la responsabilità alle scuole inferiori. Dobbiamo prendere gli allievi così come sono, richiamare ciò che essi hanno dimenticato, o studiato sotto altra nomenclatura. Se l'insegnante tormenta i suoi alunni, e invece di cattivarsi il loro amore, eccita odio contro sé e la scienza che insegna, non solo il suo insegnamento sarà negativo, ma il dover convivere con tanti piccoli nemici sarà per lui un continuo tormento. Ognuno si fabbrica la sua fortuna, buona o cattiva. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso. Così disse Giove, e lo riferisce Omero, Odissea I, 34. Con questi principi, caro lettore e collega, vivrai felice." (Giuseppe Peano, Giochi di aritmetica e problemi interessanti)
le trovo illuminanti.
P.S. sono comunque per la separazione delle carriere, a scuola, s'intende, e lascerei la matematica a chi ha una laurea specifica (anche insegnare matematica e fisica ha qualche problema etico, secondo me).
c'è del vero, occorre dirlo. la prof di mio figlio (geologa) sosteneva che ruotando un quadrato in modo che la sua diagonale sia verticale diventa un quadratorombo e, dato che spesso ho le prime classi delle superiori, mi accorgo delle stupidate che i fanciulli hanno in testa, dovute ovviamente a carenze dei docenti... però mi vengono sempre in mente queste parole:
"La differenza tra noi e gli allievi affidati alle nostre cure sta solo in ciò: che noi abbiamo percorso un più lungo tratto della parabola della vita. Se gli allievi non capiscono, il torto è dell'insegnante che non sa spiegare. Né vale addossare la responsabilità alle scuole inferiori. Dobbiamo prendere gli allievi così come sono, richiamare ciò che essi hanno dimenticato, o studiato sotto altra nomenclatura. Se l'insegnante tormenta i suoi alunni, e invece di cattivarsi il loro amore, eccita odio contro sé e la scienza che insegna, non solo il suo insegnamento sarà negativo, ma il dover convivere con tanti piccoli nemici sarà per lui un continuo tormento. Ognuno si fabbrica la sua fortuna, buona o cattiva. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso. Così disse Giove, e lo riferisce Omero, Odissea I, 34. Con questi principi, caro lettore e collega, vivrai felice." (Giuseppe Peano, Giochi di aritmetica e problemi interessanti)
le trovo illuminanti.
P.S. sono comunque per la separazione delle carriere, a scuola, s'intende, e lascerei la matematica a chi ha una laurea specifica (anche insegnare matematica e fisica ha qualche problema etico, secondo me).
Eh...su quest'ultima cosa sono proprio d'accordo :-)
RispondiEliminacome ho scritto rispondendo a quelli di cabrinews: che ognuno faccia danni sulle cose che gli competono :-)
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