ho finito stamattina gli scrutini, i miei figli sono al mare col loro padre, fa caldo, ho sonno e ho finito già da giorni lo stipendio. quindi: pomeriggio di navigazione a vista, in cerca di cose strambe, curiose, interessanti.
così mi sono riletta un bellissimo racconto di Asimov che mi viene sempre in mente quando sento i miei colleghi patiti per le attività laboratoriali (altra parola sulla quale stenderò un velo di pietoso disappunto) che tessono le lodi della calcolatrice. e mi sono fatta un giro nel blog di Laura a rileggere le cose che scrivevamo l'anno scorso sullo zen e l'arte dei numeri...
ma stordirsi davanti allo schermo non è servito ad allontanare i cattivi pensieri.
come diceva Gassman, ho un grande avvenire dietro alle spalle.
Il mio è talmente dietro che non lo vedo nemmeno se mi volto, mona che sono...
RispondiEliminaabbi pazienza, questo per me è uno sfogatoio dei sentimenti più neri, a volte. ogni tanto riesco anche a ridere e a pensare alle questioni epocali ma i momenti de mona sono frequenti.
RispondiEliminaPosso farvi compagnia?
RispondiEliminaSpero tu possa farti una risata (forse la conosci gia'):
Co a me corona me parevo mona
Buona serata:)
Rug
ahahah! no, non la conoscevo...
RispondiEliminala compagnia è sempre gradita, passa quando vuoi.
bacio