giovedì 3 settembre 2009

come la penso su un po' di questioni

ieri lo scorfano (sia lode a dio per la sua esistenza) si è occupato del problema dei precari.
è un problema serio che non ottiene la giusta attenzione da parte di nessuno: media, governo, addetti ai lavori, famiglie... un numero enorme di persone che fino all'anno scorso hanno insegnato o lavorato in altri ruoli nella scuola (ricordiamoci che ci sono anche gli ATA) quest'anno resteranno a bocca asciutta, a spasso. non perché non siano qualificati ma perché non ci sono più classi in cui insegnare o scuole e segreterie in cui lavorare, a causa della politica della maryfallingstar, che ha tagliato, accorpato, chiuso, ridotto, in nome di vaghi discorsi sul merito, sull'autonomia, sul ritorno al maestro unico... fino a permettere di fare classi con 30 e più alunni, cosa che cozza persino contro le norme sulla sicurezza, a maggior ragione oggi, con la pandemia influenzale in arrivo.
i commenti al post sono stati ovviamente numerosi e articolati e come sempre li ho letti con attenzione (ormai sono scorfano-addicted). verso la fine è arrivato anche il commento di un blogger molto noto, nel quale mi sono imbattuta altre volte e con il quale dissento quasi sempre quasi totalmente, nei contenuti e nei modi. non sono riuscita a tacere e l'ho detto, scusandomi perché mi dispiace fare polemiche in una casa che non è la mia.
vorrei cercare di spiegare perché certe posizioni mi danno sui nervi.
purtroppo sono posizioni sostenute da molti che hanno a che fare con iMille, dico purtroppo perché sarei tendenzialmente piuttosto di sinistra, sarei tendenzialmente piuttosto incline a guardare con speranza al loro movimento, ma quando parlano di scuola mi fanno cadere le braccia e anche altro (ovviamente questo non vale per lo scorfano, che tiene una rubrica lì). ho provato ad intervenire in qualche discussione (qui per esempio mi erano proprio girate ad elica), ne ho seguite molte, perché speravo di trovare una sponda, un po' di interesse per i problemi della scuola, un po' di sane idee... non dico che mi aspettavo di sentire qualcosa di sinistra, ma almeno qualcosa di sensato... invece proprio no. non contenta, ho curiosato su chi scriveva e letto altro di quel che pensavano, ma non ho cambiato idea, anzi. mi sono solo innervosita di più.
per cui, Champ, se vuoi sapere cosa mi dà fastidio, ti accontento. non pensare di essere da solo: quel che dico per te vale più o meno anche per gli altri millini, Scorfano e Giacomo esclusi.

primo: siete un po' spocchiosi, leggermente snob e piuttosto convinti di aver capito tutto e di fare delle affermazioni assolutamente vere. e già questo, a una che ha quasi sempre tanti dubbi, potrebbe bastare.
secondo: quasi nessuno di voi insegna ma vi piace molto pontificare sulla scuola (e sputtanare soprattutto gli insegnanti). temo anche che quasi nessuno di voi abbia a che fare con la scuola nemmeno indirettamente, tipo con un figlio in età scolare o un parente... insomma non avete informazioni di prima mano, non vivete la situazione sulla vostra pelle. quando va bene siete all'università e allora va bene per modo di dire. provate a venire in classe con me per una settimana... forse anche solo per tre giorni potrebbe bastare. almeno vi fareste qualche domanda in più.
terzo: siete affascinati dalle parole della marystar. merito, reclutamento e valutazione sembrano gli unici paradigmi sui quali costruire la nuova scuola. non solo: spesso siete convinti che lei stia davvero facendo una riforma. è uno scempio, non una riforma! c'è differenza, mi pare...
quarto: invece di svelare le cagate che si stanno facendo al ministero ve la prendete con gli insegnanti che sono quasi sempre fannulloni, pagati anche troppo per quello che fanno e che si devono rassegnare a prenderla in quel posto perché ormai non c'è più trippa per gatti...
...mi dispiace, ma non sono d'accordo su quasi nulla.

e, alla rinfusa (perdonatemi, ma le idee viaggiano più veloci delle dita sulla tastiera,) posso dire come la penso su alcune cose.
cominciamo dall'orario di lavoro, che secondo me è uno dei nodi cruciali (e una delle mie fissazioni): fateci stare a scuola per 36 ore alla settimana (ovviamente con un ufficio a disposizione). questo segherebbe le gambe a tutti i doppiolavoristi e a quelli che insegnano solo come ripiego e semplificherebbe la vita a chi lavora con coscienza. se qualcuno provasse a farlo diventare legge le graduatorie si dimezzerebbero, almeno.
la formazione: dobbiamo essere sicuri di avere insegnanti preparati nelle discipline che insegnano, basta con la fuffa didattico-pedagogica. io so e spiego, tu stai zitto e studi. e se non hai voglia, passi lunghi e ben distesi. sto esagerando, spero sia chiaro, e ci sono molte differenze tra la scuola primaria e la secondaria di primo e secondo grado... ma davvero, i deliri che sento spesso sulla didattica e dintorni sono veramente la causa di tanti mali. non posso mettermi a fare il saltimbanco per interessare i miei alunni alla matematica... posso trovare delle strategie, presentare le cose in modi diversi (e lo saprò fare solo se conosco bene la mia disciplina), ma se devo insegnare le tabelline devo sapere le tabelline, a che servono e perché, non conoscere a menadito tutte le questioni riguardanti l'età evolutiva... e poi magari dire ai bambini di fare i conti con la calcolatrice perché l'ultimo pedagogo modaiolo dice che se no si stressano.
l'aggiornamento dovrebbe essere obbligatorio (compreso in quelle 36 ore) e gratuito. quest'anno ho fatto un corso di perfezionamento che è stato una goduria.. ed era completamente disciplinare! solo che ci ho speso soldi del mio (magro) stipendio.
il reclutamento se non si cambia la costituzione deve avvenire per concorso. e deve essere seguito da un periodo di pratica con un tutor e da una valutazione periodica. chi deve valutare il lavoro di un insegnante se non altri insegnanti? non gli studenti e le famiglie che non sono competenti. non i presidi (di cui dirò dopo) che metterebbero in atto (lo fanno già) tali e tanti voti di scambio da far impallidire... solo i miei colleghi. esperti e non. non tutto il collegio docenti, solo una commissione che dovrebbe essere rinnovata ogni anno, per impedire favoritismi, e magari essere anche di altre scuole. ovviamente se non si ottiene una valutazione positiva si torna sotto sorveglianza del tutor e se la cosa continua, aria. la chiamata diretta però è una cagata (vedi sotto).
i presidi dovrebbero sdoppiarsi: uno che fa il manager e si occupa di questioni organizzative e amministrative e uno che si occupa della didattica. ci manca una figura di riferimento a cui rivolgerci se abbiamo dei problemi, qualcuno che giri per la scuola ed entri nelle classi, che richiami i ragazzi e i docenti che non si comportano bene (ovviamente non i secondi in presenza dei primi come ogni tanto accade...). così com'è adesso non va affatto bene. i presidi guadagnano di più quando hanno più studenti (e di qui il velato invito a non bocciare...), quando hanno più studenti con handicap (indipendentemente da come vengono seguiti) e tendono ormai a vedere gli alunni e le famiglie come utenti (che solo la parola mi fa schifo, riferita ad un discente). così l'unico loro timore è quello che qualche genitore faccia ricorso perché hai guardato storto suo figlio o perché addirittura lo hai bocciato.. e non è un bel vivere, vi assicuro. stando così le cose, chi ha davvero l'ingenuità di credere che i presidi, se potessero assumere per chiamata diretta, preferirebbero un docente "bravo" a uno che non crea problemi (e promuove serenamente)? non ne hanno alcun interesse.
dimenticavo: il merito... ma cos'ha questa parola di tanto libidinoso da affascinare così tanto? dico un'ovvietà: devo fare bene il mio mestiere, se no aria. la questione non è premiare chi lavora bene, che fa solo il suo dovere, è mandar via chi cazzeggia! detto questo, se si parla invece di progressione di carriera allora è un altro paio di maniche... sarebbe auspicabile che anche per gli insegnanti ci fosse la possibilità di diventare "ordinario". ma per favore lasciamo perdere i progetti legati al pof, a meno che essi non abbiano una chiara connotazione disciplinare. mi spiego: se dovessi pensare che farà carriera il mio collega che si occupa della valutazione della scuola (facendo questionari con domende tipo " pensi che i tuoi insegnanti siano gentili?") o quello che approva i viaggi d'istruzione, o quello che ha il corso di yoga... mi si rivolterebbero le budella. per una eventuale progressione di carriera deve contare la tua esperienza e la tua cultura, non le cagate che ti sei inventato di fare solo per raggranellare qualche soldo in più. si deve progredire per concorso e per valutazione sulle competenze (con prevalenza disciplinare ma senza tralasciare quelle informatiche, legislative e didattiche). maniaci progettatori e funzioni obiettivo niet.
e i precari? qui non so, francamente, come si possa risolvere la questione senza salvare capra e cavoli. però così no, orcaeva... c'è gente che ha lavorato per almeno nove anni (l'ultimo concorso ordinario è del 2000 o forse anche del 1999, era quell'inverno lì) e se hanno lavorato vuol dire che il posto per loro c'era, facevano comodo per raccogliere i pomodori da settembre a giugno... e adesso tutti a casa, abbiamo scherzato? se si risentono non hanno tutti i torti! forse sarebbe il caso di congelare tutto per un po' di anni, mettere in ruolo almeno chi ha una certa anzianità di precariato (previo concorso, ovviamente) e riparlarne fra quattro o cinque anni elaborando nel frattempo un'altra strategia... e tornare all'organico funzionale non sarebbe una cattiva idea.

Champ, ho risposto almeno a qualcosa?
per spiegare perché penso queste cose devo anche dire che la mia situazione, ultimamente, non è delle più leggere: ho una certa età e la pazienza comincia a farmi difetto, negli ultimi anni ho insegnato matematica in un professionale (dove sta il 30% dei fanciulli che proseguono dopo le medie, quindi non è un'isoletta), che credo sia una delle cose più frustranti... mi ritrovo a fare la baby sitter, la maggior parte delle volte, ma non è per questo che ho studiato tanto. mi trovo costretta a ridurre il programma di anno in anno e ultimamente ho dei totali analfabeti matematici. le famiglie sono inesistenti e gli alunni sono dei piccoli teppisti, nei casi più fortunati... e sono sconsolata. perché vedi, Champ, parlate troppo spesso di questioni "burocratiche", ma i problemi della scuola sono altri e ben più gravi. il problema è che i ragazzi sanno sempre meno, e crescono sempre più ignoranti e più ignoranti sono più cadono preda delle sirene della tv (veline, tronisti e calciatori, per citare i meno dannosi) e voteranno sempre più per il nano che li rincoglionisce...
non credo in una scuola che promuove tutti, credo in una scuola che mette tutti nella condizione di essere promossi, ma questa condizione non si raggiunge senza rigore, a partire dalle elementari. dove per rigore intendo che le cose si devono insegnare bene, poche ma buone, a tutti e chi non ha imparato, dopo che è ststo fatto tutto, ma proprio tutto per aiutarlo, si ferma e ripete. il fatto che nella scuola dell'obbligo si cerchi di fare di tutto e di più, (ma alla membro di segugio) senza attendere che tutti abbiano imparato, è quanto di più discriminante possa esistere.
stiamo perdendo una generazione, forse anche due... e non ci rendiamo conto del disastro che ciò comporterà.


15 commenti:

  1. Oggi ti ho linkato (bel verbo, eh?). Le questioni che poni sono tante e bisognerebbe avere il tempo e il modo di discuterle una per una. Lo faremo nel corso dell'anno, mi dico, passo dopo passo, anche se forse non servirà a nulla.
    Però, in generale, sono d'accordo con te. E riconosco la mia stessa fatica e il mio stesso sconforto quotidiano, in tutto quello che dici. Grazie.

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  2. wow! sono onorata...grazie a te!
    sono un paio d'anni, forse più, che scrivo qua e là queste cose, so che forse non serve a nulla, ma continuo a dirle perché non posso farne a meno. qualcuno prima o poi ascolterà...

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  3. Spero vivamente che, anche grazie al mio piccolo blog, le tue parole riescano a girare

    Meritano davvero attenzione. Molta attenzione.
    Siete due incredibili elementi, tu e lo scorfano :)

    Un caro saluto,

    Rug.

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  4. Arrivata al punto due mi prostro ai tuoi piedi.
    Però ora leggo il resto ;)

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  5. Passaggio veloce solo ringraziarti da parte mia per il post e del mio ego per quel "blogger molto noto". E per dirti che ho letto e che ti risponderò(non su tutto e non in una volta sola: troppa roba) man mano che trovo il tempo.

    Ti anticipo solo una cosa per evitare querele da parte loro (a te per diffamazione e a me per millantato credito): non faccio parte de I Mille.

    Apprezzo molto di quello che dicono (eccheccavolo: siamo pur sempre nello stesso partito...), ma non basta questo per aderire ad un movimento.

    Scrivo (raramente) per il loro blog, frequento la mailing list, ma ho fatto scelte politiche differenti. Per la precisione.

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  6. effettivamente non ho detto che tu ne faccia parte, ma che "hai a che fare" con loro... poi è vero, ti ho chiamato millino, ma ho detto lo stesso di Giacomo e Davide. d'altra parte io ti ho cconosciuto nel loro blog... spero che per questo nessuno mi quereli, per carità! sarà anche di moda ma forse un po' troppo di destra anche per loro!

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  7. Ho iniziato a risponderti e devo ammettere che l'ho presa un po' larga :-)

    A proposito, grazie per l'opportunità: adoro i post a puntate

    http://marcocampione.wordpress.com/2009/09/04/lucia-primo/

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  8. lucia, potrei sottoscrivere ogni singola parola di quanto hai scritto e vorei anche venire lìa stringerti la mano e a darti un abbraccio, ecco.

    solo una piccola cosa sui precari:
    certi meccanismi nell'attribuzione dei punteggi (chi lavora sei mesi per sei ore a settimana ha lo stesso punteggio di chi lavora un anno intero con cattedra completa) non hanno fatto altro che aumentare a dismisura la mole di precari che lo sono diventatio racimolando ore e punti qui e là. se non si rivede questo meccanismo continuerà ad essere così.
    sulll'immetere in ruolo tutti quelli che lavorano da qualche anno, beh... ora ti spiego:
    io mi sono laureata (con lode e particamente in corso) nel giugno del 2001. la legge aveva soppresso i concorsi (gli ultimi nel 99 e 200), così a ottobre mi sono iscritta alla SSIS. ho passato il test (140posti per più di 1000aspiranti) mi sono fatta un mazzo così, ho preso 3 abilitazioni col massimo dei voti, ho cominciato ad avere incarichi annuali - tralascio le questioni relative a punti e punteggi scippati a destra e a manca ma va bene così. nel frattempo, la SSIS andava avanti. molti non riuscivano ad entrare ma racimolavano punti con supplenze brevi o su spezzoni. nel 2007 la sanatoria: un bel corso di qualche mese e chiunque avesse almeno 365gg di servizio poteve ottenere l'abilitazione.
    orbene, la mia posizione in graduatoria è precipitata di circa 300 posti. sono stata scavalcata da gente ben più vecchia di me che però non aveva mai superato né i concorsi nè i test di ammissione alla SSIS. mi chiedo. quanto saranno preparati e competenti questi insegnanti?
    è il sistema tutto che è malato: si fa una regola,la si viola sistematicamente e poi si condona, a tutti i livelli (docenti, dirigenti, alunni con 4 trasformati in 6...). è questa la cancrena della scuola. dell'italia tutta, credo.

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  9. @ noisette: sui precari e su come sono stati vessati si potrebbe scrivere un'enciclopedia... e guarda che sono in ruolo da 5 anni, quindi ne so qualcosa.
    hai ragione: la vera cancrena è che si fanno le regole, si violano allegramente e poi tutto è condonato da un bel colpo ddi spugna del tremonti o della gelmini di turno. ecco perché parlo spesso di rigore.
    ricambio l'abbraccio.

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  10. spero non ti spiaccia se mando a qui un po' dei miei lettori...

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  11. prego, si accomodi... tanto mi sa che stavolta ho fatto la frittata e addio alla privacy del mio angolino ignoto ai più. :-))

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  12. Dunque. Intanto una piccola precisazione. Non vorrei aver dato l'impressione di pensare che solo chi insegna può parlare di scuola a ragion veduta. Al contrario, penso che se la società intera si interrogasse sulla scuola (e non solo chi ci lavora, o chi ha figli in età scolare) potremmo cominciare ad essere un paese civile.

    Poi, sono abbastanza d'accordo con molte delle cose che dici.
    Innanzitutto con la questione dell'orario. Per quanto mi riguarda, se fosse di 36 ore ci guadagnerei (tempo e materiale di consumo, intanto :) ). Sono anni che lo dico. Ovviamente, non potrebbe trattarsi di 36 ore frontali, e vorrei una postazione per lavorare, un pc, una biblioteca...
    Sulla formazione avrei molto da dire. Anche io ho fatto la SSIS, e ho imparato molto, soprattuto di didattica della disciplina. Era il primo anno di SSIS, poi non so cos'è successo.
    Sono d'accordo sull'aggiornamento. Farselo a proprie spese non sarebbe neanche un problema, se il corso è godurioso ;) Fa venire il nervoso però sapere che magari diventerà "esperto" il collega che ha fatto il progetto sulle danze celtiche, e il corso (godurioso) verrà valutato meno di nulla. Come viene valutato meno di nulla il titolo di dottore di ricerca, del resto.
    Legare la carriera e la retribuzione dei dirigenti al numero di alunni della scuola non lo commento neanche. E' quello che succede negli ospedali: più sbagli diagnosi, più sprechi e più soldi ti danno.
    D'accordissimo sull'ultima parte del tuo post. Ma. Forse, invece di fermare uno studente che non vuole studiare, si potrebbe fargli completare il ciclo d'istruzione con una certificazione delle competenze che (non) ha. Mi sto convincendo che questa potrebbe essere una strada.
    Mi sa che ho scritto troppo e confusamente. Perdono.

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  13. è chiaro che non possono essere 36 ore in classe: già farne 20 anziché 18 è dura, chi ne ha 24 (che è il massimo concesso da contratto) non so proprio come sopravviva. poi, ovviamente, dovrebbero darci un ufficio, un computer con connessione internet... e il doppio dello stipendio. ma potremmo fare tanti corsi di recupero, ricevere genitori ed alunni dignitosamente e non in corridoio discutere con i colleghi le programmazioni e gli interventi didattici...

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  14. trovavo il link di questo tuo post un po' dappertutto tra i blog di scuola che leggo, ma ne rimandavo la consultazione per pigrizia. oggi, dopo veloce lettura, mi trovo d'accordo con te su tutti i fronti, soprattutto sui mali del didattichese, e lo dice chi una pedagogista, formatrice,esperta di didattica della storia, l'ha per madre... ma forse chi non insegna nelle scuole dell'obbligo, ma come me solo nel triennio superiore, perde il contatto con le menti più giovani.

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  15. "un po' dappertutto"???
    ussignùr...

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