lunedì 15 giugno 2009

meriti e utilità

non amo particolarmente Giorgio Israel, ma mi sento quasi totalmente d'accordo con quanto scrive sul merito.
così come sono contenta che finalmente qualcuno abbia trovato il coraggio di dire che insegnare l'utile non serve a niente.
probabilmente verranno tacciate come idee di destra, da certa sinistra che ci gira intorno e ci marcia in modo losco. ma a me l'idea che veniamo valutati dai presidi a seconda di quanti progetti sul tango argentino abbiamo fatto... francamente mi ripugna.
così come sono stanca di sentirmi dire che devo spiegare a cosa serve tutto quello che spiego. le cose si imparano perché è proprio l'imparare che serve. continuiamo a pensare che dobbiamo insegnare quel che serve nel mondo del lavoro senza pensare che quando gli studenti saranno diventati lavoratori probabilmente le cose utili, finalizzate, specifiche che avranno imparato, saranno vecchie. invece uno studente che sa imparare non avrà mai problemi.
stiamo facendo morire la cultura e stiamo creando tanti piccoli automini, capaci solo di guardare la tv e avvitare sempre la stessa vite...
ma già, gli automini sono più comodi. mica pensano...

2 commenti:

  1. Sai che condivido tutto, parola per parola. Te lo scrivo, ma lo sapevi già.

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  2. eh, lo so che tu condividi, ma ho l'impressione che ci sia poca gente che se ne accorge, di questo disastro... anche il tuo post sull'articolo della stampa non ha avuto commenti se non il mio e il tuo.
    invece secondo me la questione è gravissima. non ricostruiremo facilmente quel tipo di cultura... tutte queste cose andranno perse, come lacrime nella pioggia... o sono troppo pessimista?

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